Usa: si dimette lʼambasciatrice allʼOnu Nikki Haley
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South Carolina Gov. Nikki Haley joins U.S. military service members and community business partners for the launch of Operation Palmetto Employment, a statewide military employment initiative aimed at making South Carolina the most military-friendly state in the nation, Feb. 26, 2014, at Sysco in Columbia, S.C. (U.S. Air National Guard photo by Tech. Sgt. Jorge Intriago/Released)
Ha presentato le dimissioni l’ambasciatrice statunitense presso le Nazioni Unite, Nikki Haley, e il presidente americano Donald Trump le ha accettate. Lo ha reso noto il sito Axios, riferendo di un incontro tra l’ex governatrice della Carolina del Sud e il tycoon avvenuto all’interno dello Studio Ovale della Casa Bianca. La Haley ricopriva il ruolo di ambasciatrice all’Onu dal gennaio 2017.
Le dimissioni sono avvenute in seguito a un’indagine di carattere etico a carico della Haley, avviata da Crew, l’ente che vigila sulla responsabilità etica dei politici a Washington, in merito a sette viaggi di lusso effettuati su jet privati accettati dall’ex governatrice della Carolina del Sud. In alcuni di questi voli era presente anche il marito. “L’ambasciatore Haley avrebbe dovuto essere consapevole delle preoccupazioni di tipo etico che avrebbe destato per aver accettato tali benefit in un periodo in cui molti colleghi sono stati ripresi per aver addebitato ai contribuenti voli personali”, ha spiegato la Crew, che però ha chiarito che Haley non è accusata di questo.
Haley ha messo in chiaro che non correrà per la Casa Bianca nel 2020, ma che farà campagna elettorale per Donald Trump.
Secondo i media statunitensi tra i possibili sostituti ci sarebbe anche Ivanka Trump, la figlia-consigliera del presidente statunitense. La stessa ex ambasciatrice Usa all’Onu, infatti, ha riservato molti apprezzamenti sia a lei sia al marito Jared Kushner, anch’esso consigliere di Trump. Papabile anche la vice consigliera per la sicurezza nazionale Dina Powell, che ha trascorso l’ultimo weekend con la Haley e famiglia in barca nel South Carolina. Un terzo contendente, sempre secondo la stampa Usa, potrebbe essere Richard Grenell, l’ambasciatore statunitense in Germania che ha passato otto anni alla missione americana presso le Nazioni Unite. A Berlino ha mantenuto un profilo alto, apparendo sui media conservatori in forte e aperto sostegno della politica estera del tycoon.
