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Usa, Trump lancia appello per fermare lo shutdown ma i democratici lo gelano

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Una tutela di tre anni per 800 mila dreamer, i figli di clandestini portati in America da bambini per i quali Barack Obama aveva creato un percorso di regolarizzazione poi cancellato dall’amministrazione Trump, e per 300 mila migranti con uno status di protezione temporaneo, in cambio di 5,7 miliardi di dollari per costruire il muro al confine col Messico: è questa la nuova proposta di Donald Trump ai democreatici per mettere fine ad uno shutdown entrato nel suo 29/mo giorno.

Ma i democratici, per bocca della presidente della Camera Nancy Pelosi, lo gelano e rimandano al mittente la proposta: “Non è uno sforzo in buona fede per aiutare i migranti e potrebbe non essere approvata alla Camera”, ha detto. Anche il senatore dem Richard Durbin, secondo in grado del partito nella Camera alta, ha respinto la proposta del tycon come “inaccettabile”. Durbin, come altri democratici, vuole che il presidente riapra il governo prima di riavviare i negoziati per mettere fine allo shutdown.

“Purtroppo il sistema di immigrazione che abbiamo è da tempo danneggiato. Molti presidenti e parlamentari nel corso del tempo non hanno compiuto progressi nel campo dell’immigrazione e ora viviamo conseguenze tragiche portate da decenni di stasi politica e noncuranza nazionale”, ha dichiarato Trump, affermando che alla frontiera c’è un problema umanitario e che dalla frontiera entrano negli Usa droga e criminali. “Ci sono ragazzi sfruttati da cartelli e gang malvagie, donne che vengono attaccate sessualmente durante il viaggio verso nord e donne che danno alle bambine anticoncezionali perché sanno che le figlie saranno violentate o attaccate. Circa 50 migranti al giorno vengono portati al pronto soccorso”, ha detto Trump. Poi ha proseguito dicendo che “grandi quantità di narcotici mortali entrano nel nostro Paese” e “l’eroina uccide” molte persone negli Usa.

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