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Vamos Juve! Cristiano Ronaldo bestia nera di Simeone: distrugge l’Atletico e fa il verso al “Cholo”

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Alla faccia dei tanti gufi, alla faccia di chi ancora ha il coraggio di criticare un allenatore come Max Allegri e soprattutto alla faccia di chi già parlava di Cristiano Ronaldo finito e di investimento estivo fallimentare da parte della Vecchia Signora. CR7 è il signor Champions League e contro l’Atletico Madrid lo ha dimostrato ancora una volta segnando una tripletta da favola: due reti di testa e poi quella decisiva all’86’, con grande freddezza, su calcio di rigore. Ha vinto 5 Champions in carriera, una col Manchester United, ben 4 col Real Madrid, le ultime 3 di fila sempre con i “Galacticos”. Giù il cappello davanti all’alieno del calcio moderno, un’autentica macchina da gol. Il portoghese da sempre è decisivo a partire dagli ottavi di finale. E’ sempre stato così con il Real e continua a essere così. Cr7 da impazzire. Notte magica all’Allianz Stadium, i bianconeri ribaltano lo 0-2 subito all’andata al Wanda Metropolitano, battono 3-0 l’Atletico di Simeone non pervenuto, volano ai quarti di finale e si candidano con prepotenza alla vittoria finale. L’entusiasmo per questa straordinaria “remuntada”, infatti può lanciare la Juve verso la finalissima che si giocherà sempre al Wanda Metropolitano di Madrid. Questa Juventus, la Juventus di Cristiano Ronaldo, ha tutte le carte in regola per alzare dopo ben 23 anni la tanto agognata Coppa dalle grandi orecchie.

La cronaca del primo tempo: dominio bianconero. La Juventus, chiamata all’impresa parte fortissimo, e al 4′ potrebbe già essere in vantaggio; ma il gol di Chiellini viene annullato per un fallo di Cristiano Ronaldo sul portiere dell’Atletico, lo sloveno Jan Oblak. Decisione arbitrale giusta e confermata dal Var. La squadra di Allegri però non si ferma e continua a schiacciare gli uomini del “Cholo”nella loro area. Un Atletico timido, fragile, spaventato: insomma, mostra l’opposto di quello che per anni è stato il suo marchio di fabbrica. Sorprendente Spinazzola, al debutto in Champions. Il 25enne esterno mancino ex Atalanta sembra il miglior Cabrini. Il muro spagnolo crolla al 27′ quando CR7 con un colpo di testa su cross di Bernardeschi realizza l’1-0. La Juve ha gli occhi iniettati di sangue ed è ancora Bernardeschi in evidenza al 34′: l’ex viola, il migliore in campo dopo Ronaldo, s’inventa dal nulla una rovesciata che solo per un soffio non fa esplodere lo Stadium. Ancora CR7 e Bernardeschi si rendono pericolosi sul finire del primo tempo, ma l’ultima vera occasione è un colpo di testa di Chiellini sul quale Oblak devia in corner.

Ripresa e trionfo. Squadre al riposo dopo una prima frazione di gioco dominata dai bianconeri. Nel secondo tempo, pronti via e la Juventus raddoppia: al 3′ arriva la seconda zuccata letale di Cristiano Ronaldo, stavolta su cross di Cancelo. La “Goal Line technology” convalida, e i quasi 41 mila dello Stadium cominciano a crederci realmente come il condottiero Allegri e i suoi guerrieri. L’atmosfera in campo è tesa, al punto che tra Morata e Chiellini, ex compagni e amici, scoppia un piccolo parapiglia per un fallo dell’iberico sul capitano juventino. A chiudere la partita col 3-0 che completa il ribaltone, ci pensa nuovamente Ronaldo e sempre con la complicità dell’indiavolato Bernardeschi: l’esterno si procura il rigore, fallo di Correa. Ronaldo va sul dischetto e completa una serata straordinaria. L’Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone è annichilito e torna a casa con la coda tra le gambe. Stavolta il gestaccio (foto) lo fa CR7, eterna bestia nera del “Cholo”. Delirio a Torino, vamos Juve!

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