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Venezuela, opposizione e governo in piazza

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Due distinte manifestazioni oggi a Caracas, in Venezuela, una per volontà del presidente Nicolas Maduro, l’altra guidata da Juan Guaidò. Nel giorno in cui il governo celebra il ventennale della “rivoluzione bolivariana” di Hugo Chavez, in Venezuela scenderà in piazza anche l’opposizione. I sostenitori dell’autoproclamato presidente Juan Guaidò chiedono infatti la convocazione di nuove elezioni politiche e presidenziali. A Caracas sono così previste, alla stessa ora, due distinte manifestazioni per obiettivi opposti.

“Dobbiamo sostenere l’ultimatum dei Paesi membri dell’Ue” ha spiegato Guaidò. Domani scade, infatti, l’ultimatum di alcuni Paesi europei per la convocazione di nuove elezioni, pena il riconoscimento di Guaidò come presidente, peraltro già concesso da Stati Uniti,molti Paesi latinoamericani ed Europarlamento.

Intanto dagli Stati Uniti la provocazione al presidente venezuelano, Nicolas Maduro, da parte del consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, John Bolton: può decidere se finire i suoi giorni su “una spiaggia carina lontano dal Venezuela” oppure in un luogo “come Guantanamo”. Così Bolton secondo il quale è meglio che Maduro “si avvalga al più presto del consiglio” di ritirarsi piuttosto “che trovarsi a frequentare un’altra spiaggia” come quella della base Usa a Cuba.

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