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Verso il Cdm, il governo dialoga in cerca di una soluzione

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Il clima all’interno della maggioranza M5s-Lega in vista del Cdm di domani, a cui Matteo Salvini sembra ora deciso a partecipare, alterna toni duri e dichiarazioni più distensive: è un tira e molla, che si riflette sull’andamento del mercato. Il vicepremier leghista chiarisce di non voler “passare per scemo” perché durante il Cdm del 15 ottobre sul decreto fiscale: ” Conte leggeva articolo per articolo e Di Maio verbalizzava”. E aggiunge: “Il governo non salterà, non faccio un regalo al Pd”, ma se cambiamo la pace fiscale si crea un precedente pericoloso. “Basta litigi – aggiunge – risolviamo le cose in famiglia”.

Intanto l’Italia risponderà alla lettera di richiamo dell’Ue sulla manovra entro i tempi previsti, entro mezzogiorno di lunedì prossimo. E’ la posizione del premier Giuseppe Conte, secondo fonti di Palazzo Chigi, per le quali in questa fase, il governo è orientato a “un dialogo costruttivo” con la Commissione Ue ,visto che non emerge la volontà di isolare l’Italia da parte dei partner internazionali. Al momento non è previsto un incontro con Juncker viste anche le agende fitte sia del presidente della Commissione, sia del premier italiano.

E i Giovani di Confindustria criticano la Manovra e avvertono l’esecutivo. Con il “conto salato” di una Manovra basata su una crescita “per nulla scontata – spiega il presidente Alessio Rossi – più che la procedura Ue, il rischio è che a punirci ancora più duramente siano i mercati”. “Non vogliamo rischiare un vero e proprio declassamento del rating generazionale: il nostro futuro – sottolinea ancora Rossi – rischia di diventare un titolo spazzatura”.

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