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Verso un governo Pd-M5S: mandato a Zingaretti, Calenda si dimette

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La Direzione del Pd affida a Nicola Zingaretti un mandato pieno per verificare le condizioni di un governo di legislatura con il presidente incaricato. Via libera con il solo no di Richetti. Una decisione che dà grande forza al segretario, secondo Gentiloni, mentre Orlando conferma la richiesta di un vicepremier unico per una personalità dei Dem. Sull’intesa per il governo anche il nodo del voto decisivo degli iscritti M5s sulla piattaforma Rousseau. Il Quirinale, in ogni caso, si deciderà solo in base alle dichiarazioni dei gruppi parlamentari che sono consultati anche oggi dal presidente della Repubblica.

Proprio Nicola Zingaretti, parlando alla Direzione del partito nel giorno delle consultazioni decisive al Colle, spiega le ragioni di un governo giallorosso, assicurando che il Pd garantirà che in primo piano ci saranno sempre le priorità del Paese, ovvero gli interessi degli italiani, non certo le poltrone o le ambizioni personali. Dal canto suo Matteo Salvini anticipa in diretta Facebook cosa dirà al capo dello Stato: “Metta fine a questo spettacolo indecente, vergognoso, senza dignità e onore. Può far nascere un governo così?”.

Intanto prosegue l’emorragia di “big” contrari all’accordo di governo tra M5s e Pd. Dopo il no secco di Gianluigi Paragone ad una possibile fiducia al nascituro governo per i pentastellati, tocca ora a Carlo Calenda dissentire in modo ancora più netto. Con una lettera al segretario e al presidente del Pd, Nicola Zingaretti e Paolo Gentiloni, l’ex ministro dello Sviluppo economico ha annunciato le sue dimissioni dal partito. “E’ una decisione difficile e sofferta ma abbiamo valori diversi” così Calenda “in politica si possono fare accordi con chi ha idee diverse ma non opposte”.

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