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Crisanti ipotizza un nuovo lockdown prima di Natale: “Potrebbe essere necessario”

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“Credo che un lockdown a Natale sia nell’ordine delle cose”. Parola di Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Medicina molecolare dell’università di Padova. “Si potrebbe resettare il sistema abbassare la trasmissione del virus e aumentare il contact tracing. Così come siamo il sistema è saturo” aggiunge il microbiologo citando l’esempio della Gran Bretagna che ha deciso di fare lockdown durante le vacanze scolastiche. Crisanti si dice preoccupato “per la limitata capacità che abbiamo di bloccare la trasmissione del coronavirus sul territorio. Riusciamo a mettere in quarantena solo il 5% dei positivi”.

Secondo Crisanti “il sistema è collassato, via via che i casi sono aumentati, la capacità di contact tracing e fare tamponi diminuisce e si entra in un circolo vizioso che fa aumentare la trasmissione del virus”. Il microbiologo mette in guardia sui rischi della nuova fese dell’epidemia. “Più che misure sui comportamenti occorre bloccare il virus: tra 15 giorni non non vorrei trovarmi a discutere di 10-12mila casi al giorno”. E non risparmia una ‘frecciatina’ al Cts: “manca il supporto tecnico e scientifico degli esperti del mondo accademico. Le persone che ne fanno parte hanno visto la pandemia solo in televisione e non sul campo”.

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