Omicidio Boiocchi, individuati gli ultras che hanno fatto sgomberare la Curva Nord interista
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Sono molte, e sono tutte aperte, le piste su cui gli inquirenti stanno indagando per l’omicidio di Vittorio Boiocchi: una di queste porta al bagarinaggio, con la stessa società nerazzurra che potrebbe essere stata vittima di ricatti. Per il 69enne ex capo ultrà dell’Inter, ucciso sabato sera in un agguato sotto casa a Milano, non sarebbe la prima attività illecita che gli verrebbe imputata visto che ce ne sono state altre legate ai parcheggi, allo spaccio di droga, alle estorsioni e alla connivenza prima con la malavita organizzata, dalla mala del Brenta fino ai legami con la ‘ndrangheta e Cosa Nostra.
Intanto sono stati individuati alcuni degli ultras che hanno fatto uscire dal secondo anello verde di San Siro i tifosi, in segno di omaggio al 69enne leader della Curva Nord, la cui morte è avvenuta durante Inter-Sampdoria. La Digos ha ricostruito fatti e dinamica, grazie anche alle videocamere. Tutto regolare, durante la partita tra nerazzurri e blucerchiati, fino alla notizia dell’agguato; a quel punto gli ultras hanno tolto gli striscioni e fermato anche il tifo, invitando, in modo più o meno amichevole, gli altri tifosi ad abbandonare il settore occupato dai gruppi organizzati.
