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Colosimo è la nuova presidente Antimafia. Ma l’opposizione attacca: “Ha amicizie criminose”

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Nel giorno del 31esimo anniversario della Strage di Capaci – con la commemorazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della premier Giorgia Meloni – Chiara Colosimo è stata eletta nuovo presidente Antimafia. La scelta ricaduta sulla candidata di Fratelli d’Italia è stata accolta con favore dalla maggioranza di governo che l’ha votata. Molto meno da alcuni partiti della minoranza.

La protesta dell’opposizione. Chiara Colosimo ha ricevuto 29 voti a favore, al netto di una sola assenza tra le fila della maggioranza. Al raggiungimento del quorum, i parlamentari che l’hanno votata hanno salutato l’elezione con un lungo applauso. Gli altri, i contrari, hanno abbandonato l’Aula della Commissione. A cominciare dai rappresentati di M5s e Alleanza Verdi-Sinistra che già avevano espresso la loro contrarietà.

Le critiche e la presunta vicinanza con Ciavardini. Pomo della discordia è Luigi Ciavardini, l’ex estremista nero dei Nar condannato a 30 anni per la strage di Bologna, a 13 anni per l’omicidio del poliziotto Francesco Evangelista e a 10 anni per quello del giudice Mario Amato. “Conosco il presunto Ciavardini, esattamente come lo conoscono moltissimi altri eletti di altre appartenenze politiche, poiché lui è in un’associazione che si occupa, come da articolo 27 della Costituzione, del reinserimento di altri detenuti nel momento in cui hanno scontato le loro pene” ha detto Colosimo respingendo le accuse. Accuse che erano arrivate dalla trasmissione “Report”, dopo che la nuova presidente Antimafia era stata “paparazzata” allo stesso tavolo di Civardini. “Si sta parlando di un evento di tanti anni fa al quale avevano partecipato anche altri politici” sentenziano da Fdl difendendo colei che hanno votato. La nuova presidente dell’Antimafia, dunque, è già nel mirino.

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