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La Ue dialoga con Tunisi: investimenti economici per bloccare gli immigrati irregolari

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Bruxelles – Oggi si è aperta la settimana tunisina al Parlamento europeo. Tre giorni d’incontri bilaterali per rafforzare il partenariato tra  l’Unione europea e il governo di Tunisi. Con il sostegno alla transizione democratica dopo le rivolte della primavera araba, l’Europa vuole dare al Mediterraneo una nuova prospettiva. Il presidente degli eurodeputati, Antonio Tajani, ha dato il via ai lavori con un discorso al presidente dell’Assemblea parlamentare tunisina, Mohamed Ennaceur. “Abbiamo molte sfide da raccogliere insieme. Attraverso la cooperazione economica combatteremo il terrorismo e la migrazione irregolare. Con la crescita e l’occupazione, fermeremo i problemi alla radice” questa le parole di Tajani.

Roma – Il ministero dell’Interno ha pubblicato i dati degli sbarchi dei migranti sulle coste italiane dal primo gennaio 2017. Rispetto al 2016 sono in aumento del 35,13% con un totale di 36.884 nuovi arrivi. I porti più coinvolti tutti in Sicilia con Augusta, Catania e Pozzallo (Ragusa). I minori non accompagnati sono 5551. La nazionalità dei migranti più numerosi, quella nigeriana.

Atene – Con molta probabilità la Grecia avrà a breve una nuova tranche di prestiti per stimolare la sua ripresa economica. La Commissione europea, la BCE e il Fondo Monetario Internazionale hanno comunicato il raggiungimento di un accordo preliminare nella notte scorsa ad Atene. Riduzione del debito pubblico con tagli alle pensioni, aumento delle tasse e riforma del mercato del lavoro, alla base delle trattative della seconda revisione del programma di aiuti. Alla Grecia fu concesso un piano di assistenza finanziaria fino a un massimo di 86 miliardi di euro dal 19 agosto 2015, in scadenza al 19 agosto 2018. “Con questo accordo, avremo più stabilità, lavoro e crescita in Grecia e nell’intera eurozona” ha commentato Pierre Moscovici, commissario europeo agli Affari Economici.

Bruxelles – La Commissione europea ha approvato la vendita delle tre banche ponte, Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria e Nuova Carichieti all’UBI, l’Unione di Banche Italiane. L’operazione è in linea con le regole di Bruxelles sugli aiuti di Stato. I nuovi istituti sono stati incorporati da Ubi per riportarle alla redditività dopo che nel 2015 la Banca d’Italia aveva deciso la loro scissione da Banca delle Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti (bad bank).

Gr Europa               

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