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Mali, attacco jihaidsta a un resort frequentato da occidentali: morti, feriti, ostaggi e blitz delle teste di cuoio

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Ci risiamo. Il terrorismo attacca un resort frequentato da occidentali. E’ accaduto in Mali, ancora una volta. Obiettivo del commando: un residence turistico alla periferia di Bamako, la capitale del Paese. Un assalto compiuto da un gruppo jihadista. Le teste di cuoio hanno fatto un blitz. Nello scontro si sono registrate delle vittime, almeno tre. I terroristi hanno anche preso degli ostaggi, la maggior parte dei quali liberati dalle stesse teste di cuoio.

Un incubo per turisti e non. Una coppia di stranieri che si trovava nella hall sarebbe stata subito uccisa. Un altro ospite dell’hotel sarebbe morto davanti al suo bambino di cinque anni. Una delle vittime, da quanto ha reso noto il ministero della Sicurezza maliano, è di nazionalità franco gabonese. Sarebbe morto anche uno dei terroristi. Si parla di numerosi feriti, di cui quattro in gravi condizioni tra i soldati arrivati subito dopo la prima sparatoria.

Il resort assaltato, il secondo in meno di due anni. Si tratta del Campement Kangaba non è un hotel del centro, come il Radisson Blu che era stato colpito nel mese di novembre 2015, ma si tratta di una nota località turistica di proprietà dell’imprenditore francese Hervé Depardieu. Tra gli ospiti c’erano anche alcuni soldati della Minusma, la missione Onu in Mali, in licenza.  

L’azione del commando jihadista. Pare che l’intenzione degli assalitori fosse soprattutto quella di prendere numerosi ostaggi: ce l’hanno fatta prima dell’intervento delle squadre speciali ma non si sa se ne abbiano ancora in mano alcuni. Il ministero della Sicurezza fa sapere che 32 sono stati liberati nel blitz delle teste di cuoio. Le forze speciali maliane, assistite dai caschi blu di Minusma, hanno accerchiato tutto il perimetro del complesso turistico, mentre i terroristi hanno cercato rifugio in una collina dietro il resort.

Terrorismo e violenza in Mali. Il Mali ultimamente è vittima di una campagna di violenza senza precedenti. Dal marzo 2017, il leader del gruppo terrorista Ansar Dine Iyad Ag Ghaly (nord del Mali), ricercato senza sosta dai militari dell’operazione Barkhane, ha formato un’alleanza con il predicatore Amadou Kufa (Mali centrale) e l’algerino Yeyia Abu Hama (AQIM). Durante una visita a Gao, la principale base militare francese nell’ambito dell’operazione Barkhane lo scorso maggio, il presidente Emmanuel Macron, trionfatore anche nel secondo turno delle elezioni legislative francesi, è impegnato a continuare gli sforzi per combattere il terrorismo in un contesto difficile in cui le minacce e il caos è ancora appeso sopra il Mali, autentica polveriera.

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