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Crisi Venezuela: Maduro vuole incontrare il presidente Donald Trump

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Nicolas Maduro non retrocede di un passo. In un lungo discorso davanti all’Assemblea Costituente, il presidente venezuelano è tornato a sfidare l’opposizione interna e la comunità internazionale, denunciando con virulenza che il suo governo deve difendersi da attacchi di ogni genere. Ai leader sudamericani che lo hanno criticato ed osteggiato apertamente – Juan Manuel Santos, Mauricio Macri, Pedro Pablo Kuczynski – Maduro ha lanciato la sfida, proponendo un incontro al vertice per “vedersi faccia a faccia”.

Maduro, ha poi affermato che vuole avere un incontro con Donald Trump quando viaggerà a New York per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “Vuole parlare della situazione in Venezuela? Beh, eccomi qui”, ha dichiarato in un discorso tenuto a Caracas davanti all’Assemblea Costituente. Quest’ultima, ha poi annunciato Maduro, continuerà a lavorare “per due anni, fino all’agosto del 2019”.
“Spero che la Casa Bianca cambi atteggiamento nei confronti del mio governo”, ha affermato ancora Maduro, assicurando che il recente attacco lanciato contro una base militare a Paramacay “è stato organizzato in territorio americano e finanziato con dollari americani”.

Trump, lo ricordiamo, aveva imposto sanzioni contro Maduro, accusandolo di aver minato la democrazia in Venezuela. Di pronta risposta il Capo dello Stato venezuelano ha dichiarato che porterà tali sanzioni in un tribunale statunitense.

Intanto l’opposizione venezuelana continua a protestare e ha accusato il governo di perseguitare i suoi membri, dopo la condanna di un sindaco a 15 mesi di prigione.

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