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Presidenze: nessuna intesa, è stallo totale per Camera e Senato

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Stallo totale nella politica italiana dopo le recenti elezioni. Non ci sono i numeri per formare un nuovo governo e non si trova nemmeno l’intesa sui nuovi presidenti di Camera e Senato. Nulla di fatto al vertice dei capigruppo di tutte le forze politiche. Durante l’incontro, infatti, non si è trovato l’accordo sui nomi per gli scranni più alti di Montecitorio e Palazzo Madama. Renato Brunetta di Forza Italia spiega: “Il M5s si rifiuta di parlare con il presidente Berlusconi e questo per noi è inaccettabile. Così il centrodestra va avanti con Paolo Romani per il Senato”. I pentastellati replicano: “Il leader del centrodestra è Salvini, no a qualsiasi Nazareno-bis”. Romani non piace ai grillini in quanto condannato in primo grado per peculato. 

Dal M5S parla Toninelli. Il capogruppo dei senatori grillini dice: “Prendiamo atto che Forza Italia si è seduta al tavolo senza avere nessun tipo di mandato, mentre noi lo avevamo da Luigi Di Maio, per fare tutti i nomi e inserire tutte le caselle degli uffici di presidenza, però prendiamo atto e siamo disponibilissimi a incontrare il leader dal centrodestra, che è Matteo Salvini. Non li possiamo incontrare tutti, altrimenti diverrebbe una cosa caotica e ingestibile”.

Salvini: “Tutti i gruppi siano responsabili”. Appello alla responsabilità da parte del leader della Lega che afferma: “Per rispetto del voto degli italiani, ribadisco la nostra disponibilità a riconoscere ai 5 stelle la presidenza di una delle due Camere. Invitiamo tutti i gruppi presenti in Parlamento a essere responsabili e a scegliere nel nome della più ampia partecipazione”. 

Venerdi 23 marzo alle ore 9 assemblea dei gruppi congiunti pentastellati. L’assemblea è stata convocata nell’Auletta dei gruppi parlamentari e dovrebbe avere, tra i punti all’ordine del giorno, l’indicazione di voto del Movimento 5 Stelle per il primo scrutinio relativo  all’elezione dei presidenti di Camera e Senato. Vedremo se i partiti usciranno dall’impasse. 

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