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Governo, Salvini: “Io premier? Non è o me o la morte”. L’elogio a Di Maio: “Si è dimostrato affidabile”

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Grandi manovre nei partiti in vista della prossima settimana nella quale, con le consultazioni, si entrerà nel vivo della partita per il governo. Il leader della Lega Matteo Salvini parlando della possibilità che invece di premier lui diventi “solo” ministro, afferma: “Il problema non è la persona. Il problema è il programma. E chiunque ci sostenga e ci aiuti a realizzare questo programma farà parte della maggioranza. Io sono pronto, non escludo nulla. Non è o Salvini o la morte”.

E ancora: “A me interessa che l’Italia cambi. Sono pronto a metterci la faccia in prima persona e lavorare 24 ore su 24. Ma siccome voglio il cambiamento non è o Salvini o la morte”. “Non abbiamo mai parlato di governo con i 5 stelle. Il che non esclude che un domani, se si facesse un accordo, si possa lavorare insieme”.

Secondo Salvini, in ogni caso l’eventuale alleanza sarà “su un programma di centrodestra, dove ci sono le idee della Lega. Lo offriremo ai 5 stelle e a tutti gli altri e perché no, anche al Pd, anche se penso sia difficile si possa governare con chi ha governato negli ultimi 5 anni”.

“Forza Italia è Berlusconi e Berlusconi, nell’elezione dei presidenti di Camera e Senato, ha dimostrato di avere perfettamente idea di cosa vada fatto e di avere il controllo del suo movimento. Penso che continuerà a essere il leader di Forza Italia ancora a lungo”, ha aggiunto il leader della lega.

Salvini ha poi elogiato il comportamento tenuto fin qui dai vertici del Movimento 5 Stelle: “Per ora si sono dimostrati affidabili. Io le persone le giudico dai fatti, non dalle parole. Poi nei fatti, nei numeri uno si dimostra affidabile o non affidabile. Quello che hanno detto, hanno fatto. Come Di Maio e Grillo hanno detto Salvini ha dato una parola e l’ha mantenuta, io apprezzo la gente che dice una cosa e poi la fa e questo vale anche per Berlusconi: alla fine abbiamo chiuso con il centrodestra compatto”.

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