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Di Maio: “Aumento dell’Iva è una fake news. Sforare 2% non è tabù”

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Il vicepremier Di Maio in visita in Cina rassicura sulla compattezza del governo e chiarisce in merito alla notizia diffusa da qualche media rispetto ad un possibile aumento dell’iva. “E’ una fake news, – dice a Radio 24 – non è assolutamente vero, perché in questo governo non si permetterà ai soldi di uscire dalla porta e entrare dalla finestra, non vogliamo fare il gioco delle tre carte”.

Il ministro parla degli sforzi compiuti per la realizzazione della manovra affermando che il governo “sta mettendo insieme le risorse, per mantenere le promesse fatte agli italiani perché il M5s non ha dimenticato le promesse fatte in campagna elettorale”.

“Siccome i soldi ci sono le cose si possono realizzare: io ho detto che un governo serio trova le risorse, perché sennò è meglio tornare a casa, è inutile tirare a campare”. “All’interno del Mef – ha proseguito Di Maio – si stanno tenendo tavoli tecnici da giorni, con parti politiche e tecniche, l’obiettivo è mettere insieme le risorse per fare quello che abbiamo detto: si può fare molto dai tagli, ma se c’è bisogno di un po’ deficit per migliorare la vita italiani ricordiamoci sempre che è questo il primo punto, fermo restando il valore dell’incremento del deficit e quello che può succedere a livello di spread e di mercati. E’ per questo che non aumentiamo il deficit per regalare bonus, ma per un piano credibile”.

Sull’eventuale aumento del deficit Di Maio ha sottolineato: “La legge di bilancio deve esser amica degli italiani dopo tanti anni di lacrime e sangue se per farlo serve un po’ di deficit non dobbiamo avere paura di sforare il 2% a meno che il 2% non sia diventato un tabù, però ce lo dovevamo dire prima”.

Il vicepremier non ha inoltre mancato di toccare anche l’argomento caldo delle Olimpiadi invernali 2026, dichiarando che per l’organizzazione “lo Stato non deve metterci un euro”. “Il Coni doveva scegliere tra 3 candidature: siccome sono tre forze politiche diverse il Coni ha detto ‘facciamo le Olimpiadi del Nord’ e così alla fine si è creato soltanto il caos per un cerchiobbottismo ben noto. La situazione è impraticabile, quindi lo Stato non deve metterci un euro. Poi se ci sono Milano e Cortina con il Veneto e la Lombardia devono andare avanti, ma senza che lo Stato ci metta i soldi e nemmeno le garanzie”.

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