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Formula 1 nel segno del “cannibale”: 6° titolo per Hamilton, il terzo di fila. Ad Austin vince Bottas, male le Ferrari

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Adesso c’è anche l’aritmetica: ad Austin, nel Gran Premio delle Americhe, Lewis Hamilton (foto Afp-Gazzetta.it) si laurea campione del mondo di Formula 1 per la sesta volta: meglio del mitico Juan Manuel Fangio e con un altro mito della F1, Michael Schumacher (a quota 7 Mondiali), ormai nel mirino. Peraltro, questo del 2019, è il terzo titolo iridato di fila per il pilota britannico della Mercedes. Dunque, festa, coriandoli, gloria e applausi per Hamilton: personaggio bizzarro, pilota straordinario, campione vero, cannibale dello sport. Applausi.

La Casa di Stoccarda in Texas fa il pieno. Mondiale a Hamilton, vittoria di tappa al finlandese Bottas che precede Lewis. Verstappen su Red Bull completa il podio. Male invece le Ferrari: Leclerc chiude al quarto posto, Vettel si ritira. Strategie differenti in casa Mercedes, con Bottas che fa due soste, come Verstappen, mentre Lewis ne fa una sola. Nella lotta a distanza tutta Mercedes, nel finale il finlandese ha la meglio sull’inglese fresco campione del mondo in anticipo.

Nuova delusione per il Cavallino Rampante. Dopo aver illuso i propri tifosi con alcuni acuti di Leclerc e Vettel, la Ferrari incappa nell’ennesima gara incolore. Il monegasco chiude quarto a 52 secondi da Bottas: un distacco imbarazzante anche considerando il tempo perso al primo pit stop per un problema con una pistola pneumatica. “Rossa” mai in ritmo. Va peggio a Vettel, che deve addirittura ritirarsi per la rottura della sospensione posteriore dopo una manciata di giri e un avvio tribolato. Chiudono in zona punti: Albon, Ricciardo, Norris, Sainz, Hulkenberg e Kvyat. Il 17 novembre a Interlagos, appuntamento con il GP del Brasile, penultima tappa del Mondiale. Intanto, tutti in piedi per Lewis.

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