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Covid-19 come seconda causa di morte tra marzo ed aprile 2020. Lo rileva l’Istat

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Il Covid 19 come seconda causa di morte, tra il 1 marzo ed il 30 aprile 2020. Lo rileva l’Istat, che sottolinea come nell’arco della prima ondata ci sono stati 49mila decessi in più rispetto alla media degli stessi mesi nei cinque anni precedenti.

Dal report emerge che l’incremento di mortalità si è concentrato soprattutto nelle Regioni del Nord-Ovest, dove sono esplosi i primi focolai epidemici. In quest’area i decessi in più sono stati 34.449 decessi con un raddoppio dei casi e un effetto dovuto all’invecchiamento piuttosto contenuto.

Oltre 20mila decessi in più sono invece da attribuire ad altre cause. I 29mila decessi per Covid-19 rappresentano il 18% della mortalità del periodo. I decessi per polmoniti triplicano e aumentano quelli per demenze, diabete e cardiopatie ipertensive. L’età media dei deceduti per coronavirus è di 80,2 anni, un anno e mezzo pià bassa dell’età media del totale dei decessi (81,6 anni).

Solamente una piccola parte dell’incremento è imputabile all’invecchiamento demografico. Si stima infatti che, nel periodo considerato, in assenza di variazioni dei livelli di mortalità e degli effetti diretti e indiretti del Covid-19, avremmo osservato un aumento di soli 6.648 decessi.

I certificati con menzione di Covid-19, sia come concausa che come causa iniziale, sono in totale 31.939. Nel 92% dei casi il Covid-19 è la causa direttamente responsabile del decesso, mentre nel restante 8% è presente, ma il decesso si è verificato per un’altra malattia.

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