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25 morti in una favela a Rio de Janeiro per una sparatoria tra polizia e narcotrafficanti

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Far West in Brasile, ma vista la location sarebbe meglio parlare di uno scenario stile City of God. È di almeno 25 morti, un poliziotto e 24 sospetti, il bilancio di una sparatoria avvenuta durante un’operazione antidroga della polizia nella favela di Jacarezinho, a Rio de Janeiro. Tra i feriti, altri tre agenti e due civili colpiti da pallottole vaganti.

La polizia ha riferito che l’operazione, che ha coinvolto duecento agenti, era stata lanciata per stroncare il reclutamento di minori da parte dei narcotrafficanti. Ma lo scorso giugno la Corte Suprema aveva vietato alla polizia di effettuare operazioni non pianificate e non comunicate alle autorità regionali, allo scopo di limitare gli abusi e le stragi preordinate di cui è spesso accusata la polizia brasiliana. La decisione presa dalla Corte è basata su dati allarmanti: nel 2019 a Rio de Janeiro oltre 1.800 persone sono morte per mano delle forze dell’ordine, un numero sceso a 1.300 nel 2020.

Inoltre, nel primo mese successivo alla sentenza della Corte, le vittime della polizia erano scese del 70% e, allo stesso tempo, i crimini contro la proprietà erano scesi del 40%, gli omicidi del 48%, e, secondo alcuni osservatori, il dato in calo dimostra la tesi per cui il comportamento violento della polizia brasiliana non e’ giustificato dalla necessita’ di contrastare il crimine.

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