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Savoia, addio al principe Amedeo; aveva 77 anni

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Si è spento notte all’ospedale San Donato di Arezzo all’età di 77 anni il principe Amedeo, Duca di Savoia e Duca d’Aosta. Il membro della famiglia reale era ricoverato per un intervento chirurgico a un rene e il decorso clinico era stato giudicato buono dai medici ma poi il duca ha avuto un arresto cardiaco.

Nato a Firenze il 27 settembre 1943 era l’unico figlio di Irene di Grecia e di Aimone di Savoia, quarto duca d’Aosta re di Croazia con il nome di Tomislavo II; suo zio era l’omonimo eroe dell’Amba Alagi, detto il “Duca di ferro” e suo nonno era il “Duca Invitto” Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta. Per parte di suo padre era pronipote di Amedeo di Spagna, mentre per parte di sua madre nipote di re Costantino di Grecia, nonché pronipote di Federico III di Germania e di Giorgio di Grecia. Era inoltre pronipote della regina Vittoria del Regno Unito e di re Cristiano IX di Danimarca, nonché discendente dello zar Nicola di Russia.

Il duca rivelò che quando nacque la madre gli fece prendere le impronte digitali dal questore di Firenze per timore che venisse rapito. Il 26 luglio 1944 su ordine di Heinrich Himmler, i nazisti deportarono il piccolo Amedeo nel campo di concentramento austriaco di Hirschegg, vicino Graz, insieme alla madre e alle cugine. Dopo la liberazione dal campo di concentramento di Hirschegg, avvenuta nel maggio 1945, Amedeo visse per alcune settimane in Svizzera e il 7 luglio del 1945 Irene di Grecia con il figlio rientrarono in Italia: si fermarono prima a Milano, dove Aimone vide per la prima volta il figlio, e successivamente raggiunsero Napoli, dove Amedeo incontrò la nonna paterna Elena d’Orléans.

Con la madre si stabilì a Fiesole, vicino a Firenze; nel 1948 morì a Buenos Aires colpito da un infarto Aimone di Savoia, suo padre di Amedeo, e così egli assunse il titolo ducale come capo della casa Savoia-Aosta. Studiò presso il Collegio alle Querce di Firenze e al Seaford College in Inghilterra, poi presso il Collegio Navale Morosini di Venezia. Frequentò i corsi dell’Accademia Navale di Livorno, al termine dei quali venne imbarcato con il grado di ufficiale di complemento della Marina Militare per esercitazioni nell’Atlantico e nel Mediterraneo. Nel frattempo si laureò in scienze politiche all’Università di Firenze. Il 14 maggio 1962 Amedeo fu uno dei principi scelti per sostenere le corone sulla testa degli sposi durante la cerimonia del matrimonio di Juan Carlos di Spagna, suo cugino di secondo grado e Donna Sofia, sua cugina di primo grado.

Dagli anni ’70 Amedeo si è dedicato all’attività di imprenditore agricolo, dirigendo la tenuta del Borro, nel comune di Loro Ciuffenna (Arezzo), di recente ceduta alla famiglia fiorentina dei Ferragamo. Secondo la tradizione degli Aosta, Amedeo ha sposato una principessa francese, Claudia dOrléans nata nel 1943, figlia di Enrico d’Orléans, conte di Parigi e pretendente al trono di Francia. Il matrimonio venne celebrato il 22 luglio 1964, a Sintra, in Portogallo. Nel 1976 i coniugi divorziano a Port-au-Prince, ad Haiti, il 26 aprile 1982, e il matrimonio viene dichiarato nullo dalla Sacra Rota a Roma l’8 gennaio 1987. Il 30 marzo 1987, Amedeo ha sposato in seconde nozze, a Bagheria (Palermo), Silvia Paternò Ventimiglia di Spedalotto, figlia di Vincenzo Paternò e di Rosanna Bellardo e Ferraris di Celle.

Nella primavera del 2008 Vittorio Emanuele e suo figlio Emanuele Filiberto citarono in giudizio Amedeo ed Aimone per il fatto che si firmavano con il solo cognome di Savoia e non di Savoia-Aosta, configurando l’ipotesi di uso illecito di cognome. Nel febbraio 2010 il Tribunale di Arezzo ha condannato Amedeo e Aimone di Savoia per l’uso del cognome di Savoia e al pagamento del risarcimento dei danni arrecati pari a un totale di 200.000 euro. Ciononostante, Amedeo, che fin dalla nascita ha usato liberamente il cognome di Savoia o di Savoia-Aosta, ha presentato ricorso in appello vincendolo nel gennaio del 2018. Il 15 settembre 2010 la sentenza e la condanna sono state sospese, permettendo ad Amedeo e a suo figlio Aimone di usare il solo cognome “di Savoia”.

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