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Addio a Fernando Botero. Innamorato dell’Italia e della Toscana

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È morto il pittore e scultore colombiano Fernando Botero, celebre per le voluminose figure umane rappresentate nelle sue opere. L’artista, nato a Medellin, aveva 91 anni. La notizia è stata confermata dal quotidiano “El Tiempo”, che definisce Botero come “l’artista colombiano più grande di tutti i tempi”.

Botero è morto nella sua abitazione nel principato di Monaco. Colpito da una grave forma di polmonite, che lo aveva costretto al ricovero in ospedale, nonostante la gravità delle sue condizioni di salute, aveva lasciato l’ospedale per potersi curare a casa. Il presidente colombiano Gustavo Petro si è detto rattristato per la morte di Botero, che ha ricordato come il pittore della nostra violenza e della nostra pace.

La sua vastissima produzione è composta da quadri, disegni e sculture. Le sue opere sono state acclamate in tutto il mondo e pagate milioni di dollari dai collezionisti. Nel 2022, ad esempio, la scultura “Man on Horse” è stata venduta all’asta di Christie’s a New York per 4,3 milioni di dollari, un prezzo record per un’opera dell’artista.

Per Fernando Botero, che considerava la famiglia e il lavoro come gli aspetti più importanti della sua vita, uno dei momenti più difficili fu rappresentato dalla morte del figlio Pedrito: era il 1974 e il bambino che aveva solo 4 anni rimase vittima di un incidente stradale. La moglie, la pittrice greca Sophia Vari, era morta cinque mesi fa.

Negli anni ’90 Botero aveva iniziato a frequentare l’Italia con continuità, dove ha studiato molto per conoscere a fondo la storia e la cultura del Rinascimento. Nel 1983 ha aperto uno studio a Pietrasanta (Lucca), cittadina nella quale amava trascorrere diversi mesi all’anno. Proprio per questo è arrivato immediato un messaggio del presidente della Toscana Eugenio Giani: “Le sue opere sono state un ponte tra culture e un riflesso della bellezza universale. La sua presenza qui ha arricchito la nostra terra e il suo spirito creativo continuerà a ispirarci. Di Pietrasanta che lo aveva adottato disse: ‘Mi sono innamorato di questo angolo di Toscana e di questa gente la prima volta che sono approdato qui’.

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