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Carta d’identità, Salvini: “No a genitore 1 e 2, si torna a madre e padre”

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Via “genitore 1” e “genitore”, si ritorna a “madre” e “padre”: sui moduli per richiedere la carta di identità elettronica il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato di aver fatto cambiare la dicitura con la quale si indica l’identità dei genitori del richiedente. Ad annunciarlo, in una intervista alla testa cattolica online “Nuova bussola quotidiana” è stato lo stesso Salvini. Una posizione quella del ministro dell’Interno, in difesa – a suo dire – della “famiglia naturale fondata sull’unione tra un uomo e una donna”.

“La settimana scorsa mi è stato segnalato che sul sito del ministero dell’Interno, sui moduli per la carta d’identità elettronica c’erano ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’ – ha sottolineato Salvini -. Ho fatto subito modificare il sito ripristinando la definizione ‘madre’ e ‘padre’. È una piccola cosa, un piccolo segnale, però è certo che farò tutto quello che è possibile al ministero dell’Interno e che comunque è previsto dalla Costituzione. Utero in affitto e orrori simili assolutamente no”.

Il leader leghista è poi tornato sulla questione della trascrizione dei matrimoni gay, ricordando nell’intervista “di avere chiesto un parere all’avvocatura di Stato” e di aver “dato indicazione ai prefetti di ricorrere. La mia posizione è fermamente contraria”. Sulla diversità di vedute con il Movimento 5 stelle su alcuni temi come quelli etici, il vicepremier ha affermato che Lega e 5 Stelle hanno movimenti diversi, storie diverse, culture diverse. “È un’alleanza di cui sono pienamente soddisfatto, che rifarei domattina, con un contratto di governo che su alcuni temi sensibili non ha scritto nulla perché abbiamo posizioni diverse”. Il ministro dell’Interno ha poi concluso: “La Lega è per la libertà di educazione, per il diritto alla vita, per la difesa della famiglia naturale. Ma siccome i nostri alleati su questo non sempre la pensano come noi, accontentiamoci che non vengano fatti altri danni. In certi campi meglio non fare niente che fare danni”.

Dura la reazione delle famiglie Arcobaleno. “Salvini – dice la presidente Marilena Grassadoniacontinua ad essere lontano dalla realtà. In Italia ci sono tantissime famiglie con figli che hanno due mamme o due papà, riconosciute da sentenze di tribunale. E’ una realtà sociale che deve essere riconosciuta anche dalla realtà amministrativa e burocratica. E’ imbarazzante commentare queste iniziative del ministro dell’Interno quando i nostri figli hanno ormai quasi 18 anni”.

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