Centrodestra, al via il totoministri. Tajani può andare alla Difesa. Possibile Salvini vicepremier
2 min readArchiviata la vittoria dopo le elezioni di domenica scorsa, per il centrodestra è già arrivato il momento di scegliere la squadra di Governo che guiderà l’Italia. Ieri Giorgia Meloni – mantenendo il low profile nonostante la vittoria schiacciante sugli avversari politici – ha incontrato Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, per parlare di progetti futuri. Progetti nei quali rientrerebbe Tajani stesso, al quale potrebbe essere affidato un ministero. Ma il puzzle è ancora tutto da comporre, anche se nel frattempo è partito il totonomi.
L’obiettivo resta inserire figure tecniche di alto profilo. Almeno agli Esteri, all’Interno e all’Economia. Mentre la presidenza di una Camera, secondo indiscrezioni, andrebbe al Partito Democratico. Si comincia però con gli esclusi: Matteo Salvini sarebbe fuori dagli incarichi di peso, anche se potrebbe essere uno – dei due – vicepremier. Questo quanto emerso nelle ultime ore, con la Lega che protesta perché vorrebbe una collocazione importante per il suo leader. Quindi i ministeri: per gli Esteri salgono le quotazioni Elisabetta Belloni, già candidata di Lega e M5s al Quirinale. Per l’Economia si era fatto il nome di Fabio Panetta, ma il candidato il prossimo anno potrebbe guidare Bankitalia. Quindi si tirerebbe fuori lasciando spazio a Domenico Siniscalco, ex ministro dei governi Berlusconi.
Si va avanti. Perché c’è da sistemare il Ministero dell’Interno dove è sfida a due tra Giuseppe Pecoraro, ex prefetto di Roma eletto in FdI, e Matteo Piantedosi, capo di gabinetto di Salvini quando sedeva al Viminale. Per la Difesa invece non si parla più di un tecnico ma di un politico. Chi? Presto per dirlo. Anche se in pole ci sarebbe il presidente del Copasir Adolfo Urso, seguito da Tajani. Da non escludere l’ipotesi Ignazio La Russa, già in passato ministro della Difesa. Restano gli Affari Europei, le Infrastrutture, il Lavoro, la Scuola e la Sanità: tutti ministeri importanti per l’economia sociale del Paese. Un Paese che vuole conoscere al più presto il suo futuro.