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Corea del Nord, testato nuovo missile da crociera. Usa: “monitoriamo la situazione”

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Nuove provocazioni arrivano dalla Corea del Nord che ha testato con successo un nuovo missile da crociera a lungo raggio. La notizia è stata diffusa dall’agenzia di stampa statale nordcoreana Kcna secondo la quale il missile è stato in grado di raggiungere una distanza di 1.500 chilometri. Si tratta sempre secondo l’agenzia di ”un’arma strategica di alto livello”, il cui test, non avrebbe violato le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Giappone e Corea del Sud si dicono preoccupate. Il portavoce del governo giapponese Katsunobu Kato ha confermato le preoccupazioni di Tokyo e ha confermato che il Governo giapponese sta lavorando con Stati Uniti e Corea del Sud per monitorare la situazione.

Proprio gli Stati Uniti hanno dichiarato che i test missilistici effettuati dalla Corea del Nord nel fine settimana costituiscono “una minaccia” per i Paesi vicini e non solo. “Questa attività evidenzia la continua attenzione della Corea del Nord sullo sviluppo del suo programma militare e le minacce che questo rappresenta per i suoi vicini e la comunità internazionale”, ha affermato in una nota, il comando indo-pacifico degli Stati Uniti. Il test missilistico dimostra che la Corea del Nord ”continua a concentrarsi sullo sviluppo di un programma militare e minaccia i Paesi vicini e la comunità internazionale”, ha affermato il Pentagono in una nota, mentre fonti dell’amministrazione Biden hanno riferito che gli Stati Uniti stanno ”monitorando la situazione”.

La Corea del Sud sta invece effettuando “un’analisi approfondita” dei nuovi missili cruise testati dalla Corea del Nord in stretta collaborazione con le autorità di intelligence statunitensi. La Difesa sudcoreana in passato è riuscita a fornire aggiornamenti sui test di lancio di missili balistici della Corea del Nord quasi in tempo reale, ma non per i vettori cruise. Con l’ultimo lancio sono tre i test missilistici effettuati da Pyongyang nel 2021, di cui si ha notizia.

Gli altri lanci. Il 21 marzo, due missili da crociera raggiunsero il largo della costa occidentale, mentre quattro giorni dopo, due vettori balistici, del tipo Iskander KN-23, furono lanciati nel mar del Giappone. Secondo indiscrezioni un terzo testo fu effettuato a gennaio con missili cruise, poche ore dopo l’insediamento alla Casa Bianca del presidente Usa Joe Biden.

Il nuovo lancio è considerato dagli osservatori come ‘una provocazione di basso livello’ nel mezzo dello stallo negoziale con gli Stati Uniti sul dossier che riguarda la denuclearizzazione. In sostanza è una ‘prova di forza nei limiti di legge’ , in quanto non costituisce una violazione delle varie sanzioni dell’Onu, decise negli anni in risposta ai piani balistici e nucleari di Pyongyang. Alla Corea del Nord è infatti vietato l’uso di tecnologia balistica, ma i missili da crociera non sono soggetti alle sanzioni in quanto considerati meno pericolosi di quelli balistici. Questi ultimi hanno una gittata molto più lunga e una velocità maggiore rispetto a quelli da crociera di pari dimensioni. Tuttavia anche questi sono da ritenersi piuttosto pericolosi, perché possono trasportare testate nucleari e sono più difficili da rilevare, poiché volano in linea dritta e a bassa quota.

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