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Coronavirus, oltre 130 mila morti in tutto il mondo. La situazione nei Paesi più colpiti

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L’incubo coronavirus continua a spaventare il mondo intero. In tutto il pianeta. sono più di 130mila i morti per Covid-19, secondo l’ultimo conteggio stilato dall’agenzia Afp; i contagi invece superano i due milioni, più della metà in Europa. Intanto a New York il governatore Andrew Cuomo ordina: “Tutti dovranno indossare una mascherina o una copertura per il viso in pubblico”. Sempre negli Usa forse in autunno un vaccino per il personale ospedaliero.

Il vaccino. Dunque, già nel prossimo autunno un vaccino sperimentale contro il covid-19 potrebbe essere messo a disposizione del personale di emergenza al lavoro negli Usa e a rischio di essere esposto al virus costantemente. Lo ha annunciato, in una intervista alla rete tv Cnn, Kizzmekia Corbett, scienziata alla guida delle ricerche sul coronavirus dell’Istituto nazionale della salute americano. In primavera poi questo vaccino potrebbe essere somministrato alla popolazione.

Intanto, gli Stati Uniti si confermano il Paese più colpito con 610mila casi. Seguono: Spagna (177mila), Italia (162mila) e Germania (132mila). Ma sono dati comunque sottostimati, come sottolineano dall’inizio dell’epidemia in Cina gli esperti: complici il silenzio deliberato e i dati di alcuni governi: i test condotti in modo limitato, la mancata rilevazione degli asintomatici. E secondo documenti in possesso dell’agenzia AP, Pechino avrebbe dato l’allarme con sei giorni di ritardo dall’inizio della pandemia; accuse piovono anche su Teheran. L’Iran infatti è da tempo considerato “bugiardo” e ora, a ribadirlo, è un rapporto del centro ricerche del Parlamento. I dati ufficiali parlano di 4.777 morti e 76.400 contagi, ma secondo gli esperti i morti sarebbero il doppio (8.500) e i casi “tra otto e dieci volte” di più (fino a 760mila).

Nuova impennata di contagi in Russia. Sono saliti a quota 3.388 in 24 ore, portando il totale a 24.490. Le vittime sono 198. Il presidente Vladimir Putin ha annunciato nuovi aiuti economici alle imprese e alle regioni. Picco nei dati anche in Svezia, arrivata a 1.203, con 12mila contagi: nel Paese scandinavo la situazione è diversa rispetto a gran parte del resto d’Europa, perché il distanziamento sociale viene richiesto, ma scuole, ristoranti e bar restano aperti, con il limite ai raduni di oltre 50 persone.

Continua a migliorare leggermente la situazione in Spagna, dove i decessi giornalieri sono scesi a 523 (in tutto i morti sono oltre 18mila) e i contagi sono 177mila. Guarda alla “fase 2” la Germania: governo e Land hanno concordato di estendere il distanziamento fino al 3 maggio, ma il giorno dopo cominceranno a riaprire le scuole. “Un fragile successo temporaneo”, ha commentato la cancelliera Angela Merkel. I casi di Covid-19 sono 127mila, oltre 3.200 i decessi. Per la prima volta negativo è il saldo delle persone ospedalizzate in Francia (-513), mentre i morti sono saliti a 17.167 e i contagi sono oltre 106mila.

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