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Covid, Pregliasco: “Ancora molti decessi ma forse abbiamo raggiunto il plateau e scavallato il picco”

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Il nuovo report della Consulenza statistico attuariale dell’Inail conferma il trend in diminuzione dei casi mortali dovuti al Covid 19. Tra gennaio e giugno di quest’anno sono stati denunciati 11 decessi, pari all’1,3% degli 877 casi mortali segnalati dall’inizio della pandemia. Inoltre con 80.994 contagi sul lavoro denunciati all’Inail, il primo semestre 2022 pesa al momento per il 29,1% sul totale delle infezioni di origine professionale segnalate all’Istituto dall’inizio della pandemia alla data dello scorso 30 giugno.

Ci sono intanto segni di frenata della crescita nella curva dei ricoveri nei reparti ordinari, che potrebbero raggiungere il picco entro 15 giorni, mentre in settimana è atteso il picco dei ricoveri nelle terapie intensive. Questa è l’analisi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). La situazione si presenta diversa a seconda delle regioni: la grande maggioranza ha superato il picco, ma ad esempio nella provincia autonoma di Bolzano la crescita sta frenando ed è prossima al picco; si osserva una fase di stasi in Lazio, Umbria e Veneto; fase iniziale di crescita invece in Abruzzo, Marche, Molise, che confinano fra loro.

Il virologo Fabrizio Pregliasco, invita a non fare paragoni nei numeri di Covid riportati dai vari Paesi e spiega: “Probabilmente questa ondata estiva di Covid è già arrivata al plateau e capiremo se abbiamo scavallato il picco quando la discesa si consoliderà come dato epidemiologico di incidenza. Il numero dei morti è oggi particolarmente alto, 253 ne riporta esattamente il bollettino quotidiano, ed è chiaro che al martedì c’è sempre quella difficoltà di sincronizzazione sui dati. Ma lo sappiamo che, anche se si sta andando verso un miglioramento, come crediamo e vediamo anche dai modelli, il parametro dei decessi è quello che migliora dopo. Quindi, purtroppo, avremo ancora questo dato a 3 cifre ancora per un po’. Per qualche settimana”.

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