Crisi: Mezzogiorno in ripresa, ma resta il divario con il Nord
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La crisi in Italia colpisce ancora una famiglia su 4, ma il 2015 viene ormai percepito come l’anno della svolta.
Dopo 4 anni il numero dei soddisfatti della propria situazione economica cresce, superando quello degli insoddisfatti; è quanto emerge da un’indagine di Acri-Ipsos sul risparmio, secondo cui un italiano su 20 ha visto un decisivo miglioramento del proprio tenore di vita.
A confermare la sensazione di ritrovato benessere l’aumento delle spese, orientate sempre di più su elettronica, telefonia, alimentari e auto.
Una ripresa economica che riguarda soprattutto il meridione: prima variazione positiva del Mezzogiorno – dopo 7 anni – sul fronte occupazionale. Cresce al Sud il numero degli occupati, con un aumento di 120 mila unità, ma resta alto il divario retributivo rispetto al Settentrione.
La crescita si rafforzerà nel 2016; previsto un aumento del +1,3% del Pil, a sintesi di un +1,5% del Centro-Nord e di +0,7% del Sud. In risalita anche gli investimenti fissi, dopo la spirale negativa che ha colpito il Paese a partire dal 2007.
