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Decreto Aiuti bis, risorse per 14 miliardi di euro. Insoddisfazione dei sindacati

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Nuovi interventi sono previsti nel Decreto Aiuti bis, che è stato illustrato dal Governo a Palazzo Chigi ai partiti e poi ai sindacati, non molto contenti delle misure, al Mef.

Secondo alcune fonti, nel documento si parla di un punto in più di taglio del cuneo fiscale per i redditi medio bassi, un anticipo della rivalutazione delle pensioni e la proroga dello sconto sulla benzina al 20 settembre. L’ulteriore taglio del cuneo arriverebbe all’1,8% a cominciare dal primo luglio e durerebbe fino alla fine dell’anno, mentre gli assegni pensionistici aumenterebbero da ottobre. Solo ipotesi per il momento sulle risorse messe a disposizione: l’intero dl dovrebbe valere 14,3 miliardi di euro.

Quanto all’estensione del bonus di 200 euro, il ministro Andrea Orlando aveva parlato di risorse per 25 milioni nel suo incontro con i sindacati: una misura che andrebbe a beneficiare 125mila lavoratori dipendenti che, pur sotto i 35mila euro, nei primi sei mesi dell’anno non hanno potuto godere dell’esonero contributivo inserito nella legge di bilancio 2022 perché in situazioni, come maternità o cassa integrazione, coperte solo figurativamente dall’Inps.

I sindacati non sono soddisfatti. Secondo il segretario della Cgil Landini “Sul piano quantitativo è del tutto insufficiente. Un miliardo ai lavoratori e 1,5 miliardi ai pensionati su 14,3 miliardi di manovra. Stiamo parlando di cifre assolutamente insufficienti ad affrontare il problema. Non ci siamo. Visto che il cdm non si è ancora riunito, chiediamo che affrontino in modo diverso questa situazione”.

Insoddisfazione anche da parte dell’Unione dei Lavoratori. Secondo il segretario Bombardieri “L’incontro non è andato bene. Per quello che ci riguarda l’intervento sul cuneo e sulle pensioni previsto nel dl aiuti bis è poco più di un’elemosina”.

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