ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Due anni di guerra russa in Ucraina: la premier Giorgia Meloni è a Kiev

3 min read

Nel secondo anniversario dall’inizio della guerra russa in Ucraina, la premier Giorgia Meloni è arrivata a Kiev da dove, dalle 16 italiane, presiederà in videoconferenza il G7, a cui parteciperà anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La premier è arrivata nella capitale ucraina a bordo dello stesso treno su cui hanno viaggiato il primo ministro del Belgio – che è presidente di turno del Consiglio Ue – Alexander De Croo, il primo ministro canadese Justin Trudeau e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha elogiato la “straordinaria resistenza” dell’Ucraina e ribadito il sostegno economico, militare e morale all’Ucraina. Le fa eco la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola: “Due anni di sfida sotto il fuoco. Due anni di Ucraina che ispira il mondo”.

L’intervento della Meloni anticipato in un’intervista. Per la presidente del Consiglio, “l’Italia, l’Europa e l’Occidente devono continuare a essere al fianco di Kiev, perché difendere l’Ucraina “non vuol dire amare la guerra, ma esattamente il contrario”. “Vuol dire – ha spiegato Meloni – allontanare la guerra, tutelare il nostro interesse nazionale e impedire che il sistema internazionale fondato sulle regole vada definitivamente in frantumi. Non conviene a nessuno, a noi europei per primi, un mondo nel quale vige il caos e non la forza del diritto”. La fine della guerra “e la costruzione di una pace giusta e duratura sono i nostri obiettivi. E dobbiamo spendere ogni energia in questa direzione. Ma Putin può essere convinto a sedersi al tavolo dei negoziati solo se viene garantito l’equilibrio delle forze in campo. E questo può essere assicurato solo se l’Italia, l’Europa e l’Occidente continueranno ad aiutare l’Ucraina”, ha aggiunto la premier.

Ucraina, Gentiloni: “orgogliosi di sostegno dato”. Il triste anniversario è stato ricordato anche dal il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, al suo arrivo all’Ecofin informale di Gand ha detto: “noi europei dovremmo essere orgogliosi di ciò che siamo stati in grado di fare sostenendo Kiev da tutti i punti di vista, mantenendo la nostra unità e recentemente potendo decidere questo sostegno di 50 miliardi”. Gentiloni ha poi aggiunto: “Stiamo discutendo molto in questi giorni del ruolo internazionale dell’Ue e di quale sia il nostro posto nel mondo. Penso che dovremmo avere chiaro che la priorità numero uno, per avere un ruolo importante nel mondo, e’ sostenere l’Ucraina”.

Zelensky rinnova l’appello agli Usa sugli aiuti: “di fondamentale importanza”. Non solo “per la nostra difesa, ma anche per il segnale che il sostegno o il non sostegno a questo pacchetto invia al mondo”, ha sottolineato detto il presidente ucraino nel suo intervento video notturno, in riferimento al pacchetto americano bloccato alla Camera dei Rappresentanti. Il pacchetto di aiuti è infatti passato al Senato americano controllato dai democratici, ma l’iter si è inceppato alla Camera dove il presidente Mike Johnson, repubblicano, si è rifiutato di portare il disegno di legge in Aula per una votazione. Il momento difficile per le forze ucraine del resto è evidente dopo le gravi battute d’arresto registrate su diversi fronti (a partire dalla perdita della città di Avdiivka), proprio a a causa della carenza di munizioni e della mancanza di difesa aerea.

Intanto il presidente americano Joe Biden ufficializza 500 nuove sanzioni contro Mosca e assicura: “L’Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia”. L’Ucraina “resta una ferita aperta nel cuore dell’Europa”. ha detto invece il Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres.

Stoltenberg: dopo due anni di guerra, “non perdiamoci d’animo”. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha sottolineato che “la situazione sul campo di battaglia rimane estremamente difficile. L’obiettivo del presidente Putin di dominare l’Ucraina non è cambiato e non c’è alcun segno che si stia preparando alla pace. Ma non dobbiamo perdere la speranza”. L’Ucraina è ora “più vicina che mai” all’Alleanza Atlantica, dal punto di vista economico, finanziario e degli aiuti militari”, ha dichiarato il segretario generale dell’Alleanza in un messaggio registrato.

Autore