ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Giorgia Meloni rinvia la conferenza di fine anno a causa degli “otoliti”. Protesta della Fnsi contro la ‘norma bavaglio’

2 min read

E’ stata rinviata al 4 gennaio alle ore 11, la conferenza stampa del premier Giorgia Meloni a causa delle condizioni di salute del presidente del Consiglio costretta a letto per quasi due giorni, a causa degli “otoliti”, quei cristalli presenti all’interno del vestibolo dell’orecchio. La conferenza stampa era già stata rinviata due volte: il 21 e il 28 dicembre.

Nella serata di mercoledì, la Meloni è stata visitata a casa da un otorino che ha diagnosticato la “sindrome otolitica” e le ha eseguito “la manovra” per risolvere la situazione. Ora la salute del premier è definita in miglioramento.

Inizialmente si era pensato a degli strascichi di un’influenza. La premier infatti accusava vertigini e nausea e dopo l’influenza si è ipotizzata anche la “labirintite”. Dopo la visita dell’otorino però è stata riscontrata la “vertigine posizionale parossistica benigna”, cioè il problema agli otoliti, che presenta sintomi simili. Il Dottore ha quindi deciso di effettuare una manovra liberatoria e “già questa mattina, – fanno sapere i suoi collaboratori- dopo la manovra e con il collare che le impedisce movimenti” bruschi, “si è alzata ed è in fase di miglioramento”. Servirà, aggiungono, ancora qualche giorno “per precauzione”.

La conferenza stampa di fine anno è stata dunque ricalendarizzata per il 4 gennaio “d’intesa con l’Ordine dei giornalisti” e all’indomani di quella dei cdr, convocata dall’Fnsi per esprimersi sulla possibilità di sciopero nazionale dei giornalisti contro la delega al governo per rendere non pubblicabili le ordinanze di custodia cautelare dopo il rinvio a giudizio approvata dalla Camera.

Flash mob della Fnsi contro la “norma bavaglio”. In giornata, una delegazione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha organizzato un flash mob contro l’emendamento Costa, recentemente approvato. I manifestanti hanno indossato delle mascherine con la scritta “bavaglio costa” e con uno striscione con su scritto “diritto all’informazione vs presunzione d’innocenza”. La norma in sostanza, impone il divieto di pubblicazione “integrale o per estratto” del testo di un’ordinanza di custodia cautelare fino a quando si siano concluse le indagini preliminari e quindi, di fatto, fino a diversi mesi dopo che sia stato commesso un reato. Dopo il sì alla Camera, l’emendamento è atteso al vaglio del Senato per l’approvazione finale.

Autore