Hong Kong: altri 10 mesi di reclusione per l’attivista pro-democrazia Joshua Wong
2 min readAd Hong Kong Joshua Wong (in Cina Huáng Zhīfēng), è stato condannato ad altri 10 mesi di reclusione per la partecipazione alla veglia del 4 giugno 2020 in ricordo delle vittime della repressione cinese di Piazza Tienanmen. Tra i volti più noti del fronte pro-democrazia dell’ex colonia britannica, Wong sta già scontando 13 mesi e mezzo di reclusione, per un’altra manifestazione non autorizzata, relativi alle proteste di massa del 2019.
Insieme a lui sono stati condannati a pene aggiuntive Cen Aohui, Yuan Jiawei e Liang Kaiqing. Il giudice ha criticato i quattro per aver commesso deliberatamente crimini e infranto palesemente la legge, usando le loro ‘posizioni speciali’ per promuovere la loro presenza in riunioni pubbliche attraverso i social media. inoltre in riferimento alle convinzioni politiche e agli ideali delle quattro persone, il giudice ha ritenuto che negli imputati, non siano stati ravvisati elementi di rimorso.
Cen Aohui, Yuen Kawei e Liang Kaiqing sono membri rispettivamente del distretto di Tsuen Wan, del distretto meridionale e del distretto di Kwun Tong. Secondo l’ordinanza dei consigli distrettuali, se un membro del distretto viene condannato a più di 3 mesi di reclusione, sarà squalificato come membro.
Zou Xingtong, vicepresidente dell’Alleanza di Hong Kong (Organizzazione per la difesa dei diritti), ha criticato la sentenza del tribunale, per il mancato rispetto delle norme internazionali sui diritti umani e per la libertà di parola e di espressione garantita dalla Legge . Ha sottolineato che “esprimere opposizione politica non è un peccato” e insisterà sul fatto che continueranno ad esserci lutti e lumi di candela il 4 giugno anche quest’anno.
Il giudice ha invece sottolineato che il caso era molto semplice: la polizia aveva in anticipo emesso un avviso che vietava di tenere qualsiasi manifestazione il 4 giugno. Il relativo avviso – sempre secondo il giudice- era legale e valido, e tutti gli imputati sapevano di aver ancora partecipato all’assemblea senza approvazione. Gli imputati invece, si sono seduti per terra, indossano camicie nere. Huang Zhifeng ha anche accettato di rilasciare interviste e ha scattato delle foto, e tutti e quattro hanno diffuso le foto della giornata sulle loro piattaforme social.