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Il cyberattacco colpisce Cina e Giappone. Europol: non pagate

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L’allarme per il virus “WannaCry” riparte dalla Cina.Sono “centinaia di migliaia” i computer cinesi, di 30mila entità diverse, colpiti dall’attacco ransomware in corso a livello globale. In Giappone invece tra le vittime dell’attacco anche i colossi Hitachi, Nissan e il gruppo ferroviario East Japan Railway. Fino ad ora sono stati versati circa 42mila euro, ma Europol raccomanda di non pagare. Una cifra comunque non altissima, considerate le dimensioni dell’attacco e che il malware in questione ha come obiettivo proprio il pagamento di un riscatto.

Sempre secondo Europol “il numero delle vittime non è aumentato e la situazione appare stabile in Europa, il che equivale a un successo”, ha detto alla France Presse questa mattina il portavoce Jan Op Gen Oorth. “Sembra che in molti si siano messi al lavoro nel fine settimana e abbiano aggiornato i software di sicurezza”. E’ intervenuto perfino il presidente russo Vladimir Putin, sostenendo che i servizi segreti dovrebbero “essere consapevoli dei rischi” insiti nella creazione di software che possono essere usati “per fini malvagi”.
 
In Europa intanto il numero delle vittime non sembra aumentato e al momento la situazione appare stabile in Europa e ciò equivale a un successo”, ha detto alla France Presse il portavoce dell’Europol, Jan Op Gen Oorth. “Sembra che in molti si siano messi al lavoro nel weekend e abbiano aggiornato i software di sicurezza”.

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