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Inchiesta Open, Anm contro Renzi: “Delegittima i pm, è inaccettabile”. La replica: “Basta buonismo”

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Botta e risposa al veleno tra l’Anm e Matteo Renzi, dopo la denuncia penale presentata dal leader di Italia Viva nei confronti dei pm che, nell’inchiesta sulla Fondazione Open, hanno chiesto il rinvio a giudizio per lo stesso Renzi e gli altri protagonisti della vicenda. “Le parole del senatore della Repubblica Matteo Renzi – scrive la giunta dell’associazione in una nota – travalicano i confini della legittima critica e mirano a delegittimare agli occhi della pubblica opinione i magistrati che si occupano del procedimento a suo carico”. “I pm che hanno chiesto il processo – si legge ancora – hanno adempiuto il loro dovere, hanno formulato una ipotesi di accusa che dovrà essere vagliata, nel rispetto delle garanzie della difesa, entro il processo, e non è tollerabile che siano screditati sul piano personale soltanto per aver esercitato il loro ruolo”.

I pm denunciati da Renzi sono Giuseppe Creazzo, Luca Turco e Antonino Nastasi, attaccati dall’ex premier per diversi singoli episodi che li riguardano, tra l’altro – specifica l’Anm – “tutti ancora da verificare”.

Non si è fatta attendere la replica di Matteo Renzi che questa mattina ha rilanciato le accuse, affermando: “La legge è uguale per tutti, anche per i magistrati fiorentini. Sono cascati male, se c’è uno che non si tira indietro sono io. Basta buonismo, ora reagisco”. E alle critiche dell’Anm ha replicato: “La mia vita è stata scardinata con un dolore personale e familiare che non auguro al peggiore nemico e l’Anm è stata sempre in silenzio. La magistratura è stata screditata non da quello che ha detto Renzi ma quello che ha fatto Creazzo”.

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