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Intercettazioni. Bonafede: “Togliamo bavaglio alla stampa”. Pd: “Vergognoso”

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Via libera del governo al decreto milleproroghe che tra l’altro, prevede la proroga dei termini per la riforma delle banche di credito cooperativo e del bonus cultura ma anche lo stop all’entrata in vigore della riforma delle intercettazioni.

Il Ministro della Giustizia Bonafede ha annunciato: La legge sulle intercettazioni sarà riscritta “attraverso un percorso partecipato”. Così Bonafede in conferenza stampa a Palazzo Chigi precisando che la nuova normativa “troverà un punto di equilibrio tra tutti i diritti in gioco” e che quella “che abbiamo bloccato li ledeva tutti”. Poi aggiunge: “Ho scritto a tutte le procure e al Consiglio forense e ho ricevuto contributi importantissimi”.

Il Ministro Bonafede ha poi attaccato: “Oggi abbiamo tolto le mani della vecchia politica sulle intercettazioni che rappresentano uno strumento fondamentale per fenomeni come la corruzione che hanno dilaniato questo paese. Impediamo che venga messo il bavaglio sulla informazione e sulla possibilità di far conoscere ai cittadini fatti politicamente rilevanti che i cittadini hanno diritto di conoscere”.

“La norma che abbiamo impedito entrasse in vigore era stata scritta con l’intento di impedire ai cittadini di ascoltare le parole dei politici indagati o quelle che pronunciano quando sono al telefono con gli indagati – aggiunge il ministro – Lo dimostra la storia del provvedimento che oggi blocchiamo”, ricordando che tale norma è stata approvata “in concomitanza con il caso Consip”.

La replica del Pd. Non si è fatta attendere la risposta Dem “Il governo dello smantellamento continua la sua opera di demolizione. Dopo l’abbandono della riforma del codice penitenziario, adesso vuole cancellare la riforma sulle intercettazioni, varata a tutela di tutti i cittadini (e non certo dei politici), per tenere insieme il principio del diritto di informazione e del diritto alla privacy. Una norma equilibrata su cui a suo tempo anche l’Anm non espresse giudizi di contrarietà – ha sottolineato Walter Verini, deputato del Pd in commissione Giustizia della Camera – . Mentre la scorsa è stata la legislatura del miglioramento del sistema giustizia attraverso le riforme: nuovo codice antimafia, processo penale, leggi anticorruzione, diritto fallimentare e altre ancora; questa sembra essere la legislatura del cupio dissolvi. Invece di condurre in porto e applicare le riforme fatte, l’intento principale del governo M5s-Lega sembra essere soltanto quello di smantellare”.

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