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La Brexit è diventata realtà: la Gran Bretagna è uscita dall’Unione Europea

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La Brexit è realtà. A mezzanotte la Gran Bretagna ha salutato l’Ue chiudendo una pagina di storia durata quasi mezzo secolo, dal 1973 a oggi, Un addio tra i festeggiamenti colorati del popolo euroscettico, le recriminazioni di gruppi sparpagliati d’irriducibili del fronte pro Remain e il rammarico di molti: nel Regno come in altri Paesi, Italia compresa.

Con la Union Jack al vento e Nigel Farage sul palco della piazza davanti Westminister, una immensa folla ha intonato l’inno inglese “God save the Queen”. E’ l’immagine del cuore politico di Londra quando è scoccata la mezzanotte che sancisce la Brexit. “Siamo stati io e pochi altri, con l’appoggio di semplici attivisti a imporre la questione Brexit sul tavolo – ha detto Farage – e siamo andati avanti fino alla vittoria. E’ un momento incredibile. A vincere è stata la democrazia: il popolo”. Per il premier Boris Johnson, l’uscita dall’Unione Europea non è una fine, ma un inizio.

Intanto da Bruxelles e dalle varie capitali continentali, la consapevolezza del momento storico si è unita ad accenti di “tristezza”, talora d’allarme, nelle voci dei leader: da Giuseppe Conte a Emmanuel Macron, passando per il presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, e per il commissario Paolo Gentiloni. Mentre Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, ha tenuto a lasciare aperta la porta al “miglior partenariato possibile” con il Regno che va via, ma ricordando che nessun accordo potrà mai essere come “la membership”. E dicendosi certa che non sarà “lo splendido isolamento” la soluzione ai problemi del domani.

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