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Manovra, bollinato il testo del governo Meloni: obbligo di pos da 60 euro. Stretta su Opzione donna

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La prima manovra del governo Meloni ha ricevuto la bollinatura della Ragioneria e la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ed ora è pronta per il Parlamento e l’ok entro la fine dell’anno. Il governo punta al via libera delle Camere entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio, mentre nella maggioranza sale il pressing su Palazzo Chigi per la dote da spendere sotto forma di emendamenti. A fissare in 400 milioni il tesoretto che sarà messo a disposizione dei gruppi parlamentari per le modifiche è un incontro di un’ora e venti – andato in scena ieri sera – tra la premier Giorgua Meloni e i capigruppo di maggioranza.

Rispetto all’ultima bozza il testo della legge d bilancio sale a 174 articoli contro i 156 precedenti, ma non ci sono grosse modifiche, l’impianto è sostanzialmente quello predisposto dal Mef. Resta invariato anche l’aumento a 60 euro della soglia per accettare pagamenti in contanti, al centro di un confronto con Bruxelles. Viene aumentato il tetto al contante che sale a 5.000 euro.

Confermato l’impianto da circa 35 miliardi di euro (21 dei quali impegnati negli aiuti contro il caro energia) che taglia il reddito di cittadinanza ma per gli otto mesi che gli restano lo rende cumulabile con i lavori saltuari. Oltre 4 miliardi taglieranno invece il cuneo di 2 punti per i redditi fino a 35mila euro, di 3 punti per quelli fino a 20mila euro.

Tra le misure ce ne sono alcune che riguardano le pensioni e, in particolare, Opzione donna. L’uscita anticipata dal lavoro per le donne è stata prorogata di un anno, ma ci sono delle novità che ne limitano l’impatto: riguarda solo tre categorie (caregiver, invalide almeno al 74%, dipendenti di imprese in crisi), l’età d’uscita viene innalzata da 58 a 60 anni e viene anche legata al numero dei figli. Tra le novità, entrano due fondi per la cybersicurezza e 50 milioni per la metro C di Roma.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha intanto convocato i sindacati, Cgil, Cisl, Uil e Ugl, per mercoledì 7 dicembre a Palazzo Chigi per discutere sulla manovra. Lo si apprende da fonti sindacali. Alla riunione parteciperanno anche i ministri economici.

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