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Marco Palvetti nei panni del Boss Conte – L’Intervista

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Marco Palvetti, che sul piccolo schermo ha indossato i panni del Boss senza scrupoli della camorra Salvatore Conte nella fortunatissima serie Gomorra, si dice lontano anni luce dalla personalità del personaggio televisivo che interpreta. Il giovane talento napoletano è stato premiato alla 44^edizione del Giffoni Film Festival con il prestigioso riconoscimento dell’Explosive Talent Award. ART News lo ha intervistato.

E’ cambiato qualcosa nella tua vita dopo aver partecipato alla serie Gomorra?

Le cose che ti cambian sono ben altre, piuttosto direi  che me l’ha riempita la vita. In fondo ho solo fatto il mio lavoro e per un bravo attore tutto questo dovrebbe essere la normalità.

Nella fiction interpreti il ruolo del Boss Salvatore Conte, una personalità molto distante dalla tua oppure no?

Assolutamente si. Siamo lontani anni luce, siamo molto diversi. Io amo definire il personaggio di Salvatore Conte come una pantera . La caratteristica di quest’animale è la sua aggressività, ti studia, ti osserva, resta immobile e poi ti attacca. Credo però, che l’unica cosa che ci accomuna sia la voglia di osservare il mondo, la curiosità che ci spinge ad andare avanti.

Hai parlato della responsabilità dell’attore. Ci descrivi questo concetto? 

Premetto che mi ritengo molto fortunato a fare un lavoro che amo e che mi permette di vivere indirettamente le vite degli altri. So molto bene però che questo lavoro si svolge sotto a dei riflettori, su di un palco o dietro una macchina da presa quindi non bisogna mai sottovalutare l’importanza e la rilevanza che tutto ciò assume. Come ho detto prima “fare bene il proprio lavoro, in questo caso l’attore, dovrebbe essere la normalità”, nulla di particolarmente strano o eclatante e questo vale per qualunque personaggio si vada ad interpretare anche quello di un boss malavitoso.

Un consiglio ai tuoi coetanei che vogliono intraprendere la tua stessa carriera?

Ascoltare quello che c’è intorno, essere disponibile, essere recettivi, ma soprattutto esercitare questa professione con qualità, non vivere mai questo mestiere in cattività. Il successo in fondo se non è sostenuto dalla qualità prima o poi ti abbandona.

Sei giovanissimo, a soli 26 anni vanti già esperienze al cinema, in teatro e in tv. Oggi quali sono le tue aspirazioni?

Continuare a fare tutto questo e ancora meglio

www.marcopalvetti.com

Carmen De Sio

c.desio@art-news.it

Twitter:CarmenDeSio

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