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Medio Oriente, Meloni: “Antisemitismo un cancro”. E sul Mes parla alla sinistra: “Perché non lo avete fatto?”

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L’antisemitismo è “un cancro da sconfiggere”. E ancora: “Dobbiamo scongiurare una guerra di civiltà”. Sono le parole pronunciate dalla premier Giorgia Meloni intervenuta in videocollegamento alla presentazione del libro PhotoAnsa 2023, al museo Maxxi di Roma. Tanti i temi toccati dalla premier nel corso del suo intervento: dalla guerra Israele-Hamas fino a quella russo-ucraina; ma anche questioni più “interne” come il Patto di stabilità e il Mes.

Particolare attenzione la presidente del Consiglio l’ha rivolta al conflitto israelo-palestinese. È per questo che ha parlato di “antisemitismo”, un “fenomeno che deve preoccuparci, contro il quale bisogna lavorare a ogni livello” ha detto Meloni. “Dopo gli attacchi di Hamas ci siamo preoccupati di rafforzare le misure di protezione alle comunità ebraiche. La questione è culturale, deve riguardare tutti e deve avere da parte di tutti noi il massimo della concentrazione”. Meloni ha poi aggiunto: “Penso che l’antisemitismo sia un problema reale, che sta crescendo in tutta Europa e in Occidente, spesso mascherato da critica verso Israele. Le tante manifestazioni convocate come manifestazioni a favore della Palestina e poi risoltesi in manifestazioni che inneggiavano ad Hamas credo ne siano una spia molto preoccupante, perché sono due cose molto diverse”.

Ampio spazio è stato dato anche alle questioni politiche di casa nostra. Riguardo al Mes Meloni si è rivolta direttamente alle opposizioni: “siete stati al governo 4 anni, ma perché non lo avete ratificato se era così fondamentale farlo in tempi rapidi?” ha detto. “Credo che la strumentalità di certi dibattiti in chiave interna non tenga conto dell’eventuale danno che si arreca all’Italia” ha poi aggiunto. Immediata la risposta della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. “Giorgia Meloni fa il gioco delle tre carte. È troppo occupata a difendere una Manovra economica indifendibile e dimentica i fatti. Primo: quello di cui discute non è l’attivazione del Mes ma la ratifica del trattato che lo modifica. Secondo: 26 Paesi su 27 hanno già ratificato le modifiche. Sono Paesi governati da coalizioni di ogni colore politico. Terzo fatto: rimane solo l’Italia”.

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