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Meloni da Washington: “Chico Forti torna in Italia”. Oggi la premier è in Canada

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La premier Giorgia Meloni in visita a Washington in veste di presidente di turno del G7 in un video annuncia che è stata firmata l’autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti, condannato nel 2000 a Miami per un omicidio di cui Forti si è sempre proclamato innocente. “Dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti, è stata firmata l’autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti, un risultato frutto dell’impegno diplomatico di questo governo e della collaborazione con lo Stato della Florida e con il governo degli Stati Uniti. È un giorno di gioia per Chico per la sua famiglia e per tutti no. Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto e ora lo aspettiamo in Italia”, ha aggiunto la premier.

Forti si trovava a Miami nel 1998 per trattare l’acquisto del Pike Hotel di Ibiza con i proprietari australiani Tony Pike e il figlio Dale. Il 15 febbraio poche ore dopo il suo arrivo in aereo nella città della Florida, il giovane venne trovato morto su una spiaggia. Interrogato dalla polizia americana, Chico Forti inizialmente negò di aver incontrato Dale Pike, salvo poi dichiarare di averlo lasciato davanti a un parcheggio poco dopo averlo prelevato in aeroporto. L’interrogatorio avvenne senza un avvocato, violazione che secondo la legislazione statunitense rende nulle le prove acquisite. Nel 2000 Forti venne ritenuto colpevole dell’omicidio oltre ogni ragionevole dubbio e condannato all’ergastolo malgrado le irregolarità con cui fu realizzato l’interrogatorio e l’assenza di tracce di Dna e impronte sul luogo del crimine. Un verdetto molto discusso anche per l’assenza del test della polvere da sparo e nonostante il superamento della prova della macchina della verità, alla quale Forti si sottopose volontariamente.

Meloni e Biden ieri alla Casa Bianca. È stato un colloquio dai toni amichevoli, che è durato oltre un’ora, quello tra la premier Meloni e il presidente americano Joe Biden: i due leader hanno ribadito il sostegno a Kiev, l’impegno a evitare una escalation in Medio Oriente e a difendere il diritto di navigazione nel Mar Rosso, insidiato dagli attacchi degli Houthi.

 
Continua il viaggio Oltreoceano per la presidente del Consiglio che oggi è in Canada
: in serata vedrà il primo ministro Justin Trudeau. I due leader si sono impegnati a sostenere l’Ucraina e sono anche coinvolti negli sforzi diplomatici per affrontare la crisi in Medio Oriente. Su questo punto i due Paesi chiedono il rilascio immediato di tutti gli ostaggi e la necessità fondamentale di aiuti umanitari rapidi, sicuri e senza ostacoli per i civili a Gaza.

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