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Meloni fallisce il dialogo con i sindacati, Landini: “avanti con la mobilitazione”

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Un intero pomeriggio a Palazzo Chigi, non è bastato a convincere i sindacati. Anche perché arrivano le proposte di una serie di tavoli ma nessun “risultato concreto”, incalza Landini della Cgil. Tanti i temi affrontati durante l’incontro con imprese e sindacati: dai contratti di lavoro alla sanità, dal Pnrr all’autonomia che Salvini ribadisce: “si farà”.

L’agenda messa sul tavolo, in effetti, è molto ampia e va dalla previdenza alla sicurezza sul lavoro. Ma l’obiettivo, che il presidente del Consiglio esplicita subito, è quello di impostare un metodo “strutturato” per affrontare le scelte strategiche per il Paese. Per la Meloni, lista delle richieste dei sindacati, sarebbe anche condivisibile ma ‘costa troppo’. Meglio puntare su misure “a più alto moltiplicatore”, per mantenere quel ritmo di crescita che oggi, “e non accadeva da qualche anno”, pone l’Italia sopra la media Ue.

Meloni parte dai dati incoraggianti del Pil ma anche dell’occupazione, e assicura l’impegno a incentivare il lavoro stabile, ad abbassare le tasse ampliando il primo scaglione Irpef e a puntare sulla natalità. Nelle proposte che ha presentato ai sindacati c’è infatti “la detassazione del contributo del datore per i lavoratori ai quali nasca un figlio”, ma anche fringe benefit “strutturali” e deduzioni per i trasporti per i dipendenti.

Sul capitolo pensioni: per la premier si dovrà accendere un faro sugli effetti “di determinati provvedimenti in tema di esodi aziendali e ricambio generazionale”. Bisogna “garantire la tenuta del sistema”, la linea del premier, senza dimenticare però le giovani generazioni.

Dal Governo prove di dialogo anche sulla riforma costituzionale: “Cerchiamo il maggior coinvolgimento possibile”, rimarca il presidente del Consiglio ai sindacati, incassando però il no secco di Landini a mettersi anche solo a parlare “di autonomia differenziata”. Un dialogo subito interrotto dalla presa di posizione del ministro leghista Matteo Salvini: non solo l’autonomia “si farà” ma “unirà finalmente l’Italia che vogliamo più moderna”. Il “contrario – dicono i leghisti – di quello che vogliono gli estremisti di sinistra”.

Landini: “importante il dialogo, ma dal Governo nessuna risposta”. Al termine dell’incontro a Palazzo Chigi., il segretario della Cgil ha dichiarato: “Da un lato consideriamo importante questa convocazione, che c’è stata grazie alla nostra mobilitazione, ma ad oggi non ci sono risultati. Per quello che ci riguarda bisogna proseguire la mobilitazione nel Paese”. Confermata per il 24 giugno la manifestazione nazionale a Roma sulla sanità e sulla sicurezza sul lavoro “decideremo tutto quello che è necessario senza escludere nessuna iniziativa”, ha aggiunto Landini.

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