Meloni in Ucraina, accordo siglato: sostegno decennale a Kiev
2 min readNel primo giorno del terzo anno dall’invasione russa del 24 febbraio 2022, Mosca prosegue i raid sui capisaldi della difesa ucraina, Kherson e Zaporizhzhia, causando diversi morti. Nella notte è guerra di droni: il ministro della difesa russo fa sapere di averne abbattuti 6, sull’oblast di Belgorod e sul Mar Nero.
La premier Meloni è intanto volata a Kiev per la videoconferenza del G7, a cui ha partecipato anche il presidente ucraino Zelensky, e ha annunciato un accordo bilaterale di cooperazione in materia di sicurezza tra Ucraina e Italia. L’accordo prevede che i due Paesi lavoreranno insieme e con altri partner per garantire la capacità delle forze di sicurezza e di difesa dell’Ucraina di ripristinare completamente l’integrità territoriale all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale e di aumentare la resilienza affinché sia sufficiente a scoraggiare e difendersi da futuri attacchi e coercizioni. “Roma e Kiev – si legge in un nota – coopereranno nella creazione di forze sostenibili in grado di difendere l’Ucraina ora e di scoraggiare l’aggressione russa in futuro”.
L’intesa è simile a quelle che l’Ucraina ha definito nelle ultime settimane con Francia, Germania, Gran Bretagna, Danimarca, e nelle ultime ore anche con il Canada. È l’attuazione di quanto deciso durante il vertice Nato a Vilnius a luglio scorso, di fatto avvicinano ulteriormente Kiev all’Alleanza atlantica.
Per dieci anni, in caso di un nuovo attacco all’Ucraina, l’Italia si impegna alla collaborazione immediata e rafforzata. Nell’accordo di cooperazione si legge che nel caso di un futuro attacco armato da parte della Russia all’Ucraina, Roma e Kiev si consulteranno entro 24 ore per determinare le misure e le opportune misure successive necessarie per contrastare o contenere l’aggressione.
L’Italia continuerà a fornire assistenza finanziaria e aiuti militari in linea con quanto accaduto finora anche se non sono previste spese extra: “Saranno coperti dalle due parti in accordo con il budget ordinario disponibile, senza alcun costo aggiuntivo per il bilancio dell’Italia e dell’Ucraina”, si legge in uno dei venti articoli dell’intesa.