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Morte Navalny, ancora accuse contro Putin. E la Farnesina convoca l’ambasciatore russo

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La Russia respinge ancora le accuse di un possibile coinvolgimento nella morte di Alexey Navalny e non accetta le richiesta per un’indagine internazionale. Lo ha fatto sapere il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, polemico nei confronti della vedova del dissidente russo. Yulia Navalnaya nelle scorse ore ha chiesto alla Ue di non riconoscere le elezioni presidenziali che si svolgeranno il mese prossimo e alle quali Putin si presenta per un quinto mandato.

Intanto anche la madre di Navalny, Lyudmila, in un video diffuso dai collaboratori del dissidente, ha lanciato un appello a Putin perché le sia restituito il corpo del figlio. E mentre emerge che anche Oleg Navalny, fratello del dissidente, risulta sulla lista dei ricercati dalle autorità russe, spunta un video di alcune telecamere stradali che avrebbero ripreso un convoglio russo che trasportava il corpo di Navalny dalla prigione all’obitorio nella notte fra il 16 e il 17 febbraio. Il mistero, dunque, si infittisce e prosegue anche online, tanto che la piattaforma X di Elon Musk ha sospeso e poi riattivato l’account di Yulia Navalnaya. Un account che era stato poco prima, dopo che la donna aveva annunciato che avrebbe preso il posto del marito nella sua lotta politica.

Nel frattempo l’Italia vuole vederci chiaro e la Farnesina convoca l’ambasciatore russo, Alexei Paramonov, proprio per dialogare sulla morte di Navalny. E si muove anche l’Europa. Il direttore generale del Servizio di Azione Esterna dell’Ue per l’Europa orientale, la Russia, l’Asia centrale, Michael Siebert, ha convocato a Bruxelles l’incaricato d’affari della Missione della Federazione russa presso l’Unione europea, Kirill Logvinov. L’Ue ha espresso la propria indignazione per la morte del politico dell’opposizione russa, la cui responsabilità finale, si sottolinea, ricade sul presidente Putin e sulle autorità russe.

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