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Naufragi, Renzi: insieme con l’Europa

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Ennesima tragedia in mare e dati allarmanti lanciati dall’ Organizzazione internazionale per le migrazioni: quest’anno si rischia di assistere alla morte di 30.000 migranti nel Mediterraneo se il bilancio di questi primi quattro mesi verrà replicato da qui alla fine dell’anno.

“L’Oim calcola che il bilancio dei morti è al momento oltre 30 volte quello registrato nello stesso periodo del 2014, quando i migranti morti sono stati solo 56 – ha detto il portavoce Joel Millman da Ginevra – ora l’Oim teme che il bilancio complessivo del 2014, di 3.279 migranti morti nel Mediterraneo, possa essere superato quest’anno nell’arco di poche settimane e che possa toccare i 30.000 morti entro la fine dell’anno, alla luce dell’attuale bilancio”.

Ora, dopo l’ultimo naufragio nel canale di Sicilia ed in vista del Consiglio Europeo di giovedì dedicato all’immigrazione il premier Renzi ha messo a punto una nuova strategia: “interventi nei Paesi d’origine, distruzione dei barconi, raddoppio di Triton, la missione partita il 1 Novembre 2014, ricollocazione d’emergenza condivisa tra tutti i Paesi, collaborazione con le Nazioni Unite, sforzo comune in Libia. Lunedì per la prima volta l’intera Europa si è mostrata attenta e solidale”.

Tale strategia europea va ad unirsi all’impegno con gli americani dopo che Obama ha dato la piena disponibilità all’Italia per un impegno solidale in Libia.

Intanto proseguono le ricerche nel Mediterraneo dei corpi delle vittime e di eventuali altri sopravvissuti dell’ultimo terribile naufragio che avrebbe provocato oltre 900 morti: sono solo 28, infatti, le persone che si sono salvate e 24 le salme recuperate. Sono tutti uomini e 27 di loro stanno bene, solo un migrante, un 33enne del Bangladesh, è ricoverato in ospedale per un trauma toracico-addominale, ma non è grave.

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