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Oggi l’Italia riparte, ma il presidente della Campania De Luca non firma l’intesa Stato-Regioni

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Oggi l’Italia riparte. Dopo oltre due mesi di lockdown, le città si sono svegliate, con i bar aperti. E Papa Francesco, dando avvio alla messa sulla tomba di Giovanni Paolo II, nel centenario della nascita del pontefice polacco, ha riaperto questa mattina la celebrazione di liturgie con il pubblico nella Basilica di San Pietro.

Ma il presidente della Campania Vincenzo De Luca non ci sta e non firma l’intesa Stato-Regioni sulle riaperture.  “Riteniamo che il ministero della Salute abbia il dovere di dettare linee guida per garantire le condizioni di base prioritarie per la sicurezza dei cittadini”. Oggi nella regione non riapriranno “né i ristoranti né i pub né i mercati.

Le riaperture avverranno “giovedì”, 21 maggio, “per preparare con serietà le condizioni di igienizzazione e poi di sicurezza per i clienti, in questi tre giorni”. De Luca sottolinea: “Il passaggio alla ripresa piena della vita economica e sociale era nelle cose. Ma ci siamo arrivati nel modo peggiore, moltiplicando elementi di confusione e di pericolo futuro”.

Per il ‘liberi tutti’ del 3 giugno, valuteremo! “Dipende dai dati” ha sottolineato De Luca “ragionerò il 2 giugno sulle base dei dati epidemiologici. Se il contagio sarà effettivamente contenuto, bene; ma se i livelli saranno ancora elevati, agiremo di conseguenza”, dice il presidente, lasciando intendere che la Campania potrebbe varare in quel caso misure restrittive.

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