ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Papa Francesco: “L’ora più buia ma non rassegnatevi perchè Dio è più grande del buio”

2 min read

Tradizionale omelia del Papa nella Basilica di San Pietro in occasione della Veglia Pasquale 2020, in un periodo drammatico causa coronavirus. Francesco ha detto: “Non cediamo alla rassegnazione, non mettiamo una pietra sopra la speranza. Possiamo e dobbiamo sperare perché Dio non ci ha lasciati soli. Tutto andrà bene, diciamo con tenacia in queste settimane ma anche la speranza più audace può evaporare. La speranza di Gesù è diversa. Dio è più grande. Il buio e la morte non hanno l’ultima parola. Stanotte conquistiamo un diritto fondamentale, che non ci sarà tolto: il diritto alla speranza. E’ una speranza nuova, viva, che viene da Dio. Non è mero ottimismo, non è una pacca sulle spalle o un incoraggiamento di circostanza. È un dono del Cielo, che non potevamo procurarci da soli”.

Bergoglio dall’Altare della Cattedra nella Basilica Vaticana. Papa Francesco ha aggiunto: “Gesù è uscito per noi, è risorto per noi, per portare vita dove c’era morte, per avviare una storia nuova dove era stata messa una pietra sopra. Lui, che ha ribaltato il masso all’ingresso della tomba, può rimuovere i macigni che sigillano il cuore. Perciò non cediamo alla rassegnazione, non mettiamo una pietra sopra la speranza. Possiamo e dobbiamo sperare perché Dio è fedele. Non ci ha lasciati soli, ci ha visitati: è venuto in ogni nostra situazione, nel dolore, nell’angoscia, nella morte. La sua luce ha illuminato l’oscurità del sepolcro: oggi vuole raggiungere gli angoli più bui della vita. Sorella, fratello, anche se nel cuore hai seppellito la speranza, non arrenderti: Dio è più grande. Il buio e la morte non hanno l’ultima parola. Coraggio, con Dio niente è perduto!”.

L’appello del Pontefice contro l’aborto e contro le guerre. Francesco in tal senso ha detto: “Cessino gli aborti, che uccidono la vita innocente. Si aprano i cuori di chi ha, per riempire le mani vuote di chi è privo del necessario. In ogni regione di quell’umanità a cui apparteniamo e che ci appartiene, perché tutti siamo fratelli e sorelle, portiamo il canto della vita! Mettiamo a tacere le grida di morte, basta guerre! Si fermino la produzione e il commercio delle armi, perché di pane e non di fucili abbiamo bisogno. Cessino gli aborti, che uccidono la vita innocente. Si aprano i cuori di chi ha, per riempire le mani vuote di chi è privo del necessario”.

Autore