Presentato in Campidoglio il nuovo piano anticorruzione

E’ stato approvato questa mattina in giunta capitolina il piano triennale anti corruzione composto da 145 pagine e incentrato su tre elementi principali: la rotazione dei dirigenti e dei dipendenti, la possibilità di denunciare i comportamenti illeciti e la sottoscrizione di un “patto di integrità” per le imprese che si aggiudicheranno appalti.

In particolare, per le attività maggiormente esposte al rischio, il piano prevede il trasferimento dei dirigenti che hanno esercitato il loro mandato per più di tre anni consecutivi, mentre sarà trasferito immediatamente chi avrà accumulato cinque anni al momento della firma del piano. La misura è riferita a tutti i dirigenti e dipendenti, esclusi quelli assunti negli uffici di staff del sindaco, vice sindaco e assessori comunali.
Il piano apre anche alla possibilità di denunciare illeciti, irregolarità e condotte inappropriate a danno dell’interesse pubblico da parte dei colleghi, nell’ottica di una maggiore collaborazione tra dipendenti e in cambio di una totale garanzia dell’anonimato. E’ stata anche stilata una “mappa del rischio” di corruzione su 42 strutture comunali.

“Penso sia un documento estremamente importante”, ha commentato il sindaco di Roma, Ignazio Marino, “Ma l’obiettivo è modularlo affinché sia ancora più efficace sulla base delle situazioni che l’assessore Alfonso Sabella individuerà come potenziali rischi per la legalità”.

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