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Qatar 2022: Marocco nella storia, Portogallo super senza Ronaldo

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È Marocco-Portogallo l’ultimo quarto di finale del tabellone di Qatar 2022. Così vanno in archivio anche gli ottavi di finale. Ora due giorni di riposo e venerdi si torna in campo per una serie di sfide affascinanti. Intanto, celebriamo la Nazionale nordafricana che scrive la storia raggiungendo i quarti di un Mondiale per la prima volta. Il muro eretto dalla formazione di Regragui resiste sullo 0-0 nei tempi regolamentari e anche nei due supplementari contro una Spagna sterile e involuta rispetto a quella vista nelle prime due gare di questa rassegna iridata contro Costa Rica e Germania. Ad Asensio e compagni non ha certo portato fortuna andare contro la storia decidendo di sfoggiare un’improbabile casacca celeste. E’ lo scotto da pagare agli sponsor.

Storico Marocco. Diventa la quarta selezione dell’Africa ad arrivare tra le prime 8 del mondo dopo Camerun (1990), Senegal (2002) e Ghana (2010). Impresa straordinaria quella dei marocchini che esplodono di gioia. Feste e caroselli di piazza anche in molte città italiane dove esistono vere e proprio comunità marocchine. A Milano e a Torino ci sono stati anche i fuochi d’artificio. Qualificazione decisa dai tiri dal dischetto. E se per la Croazia l’eroe è stato il portiere Livakovic, stavolta l’eroe è l’estremo difensore Bounou che para due rigori agli iberici.

Per la Spagna, dunque, i calci di rigore si confermano maledetti. La compagine di Luis Enrique sbaglia i primi 3 con Sarabia, Rodri e Busquets. Decisivo per il Marocco, il cucchiaio alla Totti dell’ex interista Hakimi dopo le reti di Sabiri e Ziyech. Stessa sorte di 4 anni fa per la “Roja”, quando la squadra all’epoca allenata da Fernando Hierro fu eliminata ai rigori negli ottavi dalla Russia padrona di casa, dopo aver fatto il solito inutile record di passaggi. Senza dimenticare che gli spagnoli persero ai rigori anche la semifinale di Euro 2020 contro l’Italia che poi si laureò campione.

Troppo Portogallo per la Svizzera. I lusitani con Cristiano Ronaldo inizialmente in panchina, asfaltano gli elvetici non pervenuti: 6-1. CR7 in panchina fino al 73′ (a risultato ampiamente acquisito) e il suo sostituto in campo autentico mattatore. L’uomo-copertina è Gonçalo Ramos. Il prolifico 21enne attaccante del Benfica segna una fantastica tripletta. A segno anche il veterano Pepe, Guerreiro e il milanista Leao. Di Akanji il gol della bandiera per gli svizzeri. Considerazione: senza Ronaldo è stata la miglior partita disputata dai lusitani in questo Mondiale, sia sul piano realizzativo che per il gioco espresso. Sarà solo un caso? Ai quarti di finale capiremo meglio.

 

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