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‘Sicurezza nelle scuole’ obbiettivo lontano: il 42% degli edifici costruiti prima del 1976

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Il 22 novembre si celebra la “Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole”. Tuttavia la strada per arrivare aduna situazione di sicurezza per gli istituti scolastici è ancora lunga. Secondo gli ultimi dati diffusi da Cittadinanzattiva attraverso il suo “Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola”, tra settembre 2021 e luglio 2022 ci sono stati ben 45 crolli, equamente distribuiti su tutto il territorio nazionale. A questi vanno aggiunti ulteriori 11 casi solamente tra settembre e ottobre 2022.

Nonostante gli 8 miliardi di euro di investimenti negli ultimi 10 anni e oltre 1 miliardo di euro messo a disposizione dal PNRR per la messa in sicurezza degli istituti e per la costruzione di nuovi edifici, il patrimonio scolastico italiano, continua ad essere vetusto e soggetto a crolli. Il 42% degli edifici costruiti prima del 1976. Ma è un calcolo approssimativo, visto che per oltre un quarto del totale (26%) non è possibile risalire nemmeno all’anno di costruzione.

Come si legge sul portale Skuola.net, che analizza proprio il report di Cittadinanzattivadelle oltre 40mila strutture operative nell’anno scolastico 2021-2022, quasi 6 su 10 non sono in possesso del certificato di Agibilità (58%). Mentre il 55% non ha la certificazione Antincendio. Poco meglio per quel che riguarda il collaudo sulla Staticità delle strutture, ma oltre 4 edifici su 10 non hanno neanche questo.

Un po’ meglio la situazione all’interno delle strutture. Il 77% degli istituti ha infatti a disposizione un Documento per la valutazione dei rischi (DVR) e il 79% ha redatto un Piano di emergenza per l’evacuazione dall’edificio. Ma il dato che vede circa 1 scuola su 6 non avere né l’uno né l’altro non è comunque da sottovalutare.

La variabile sovraffollamento aggrava la situazione. Le cosiddette ‘classi pollaio’ in caso di emergenza potrebbero determinare conseguenze più gravi. Secondo l’analisi di Cittadinanzattiva, basata sui dati raccolti da Tuttoscuola, il 3,8% delle classi (in termini assoluti sono quasi 14mila) ospita più di 26 alunni. E nella scuola dell’infanzia le classi “fuori legge” sfiorano il 5% del totale.

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