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Terremoto in Turchia e Siria, oltre 33 mila vittime. Arrestati più di 100 costruttori a Istanbul

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E’ salito a 33mila il bilancio delle vittime del terremoto in Turchia e Siria. I funzionari e i medici hanno dichiarato che 29.605 persone sono morte in Turchia e 3.574 in Siria a causa della scossa di magnitudo 7,8 di lunedì.

Intanto le autorità di Istanbul hanno arrestato più di 100 costruttori edili nelle 10 province colpite dal terremoto. Si tratta di imprenditori sospettati di avere violato le normative edilizie del Paese. Tra questi c’è Mehmet Yasar Coskun, responsabile della costruzione di un condominio di lusso di 12 piani con 250 appartamenti nella provincia di Hatay che è stato raso al suolo dal terremoto. L’uomo è stato arrestato venerdì scorso all’aeroporto di Istanbul mentre cercava di lasciare il Paese per andare in Montenegro.

Sono stati ritrovati i corpi della famiglia italiana di origine siriana che risultava dispersa e le operazioni di ricerca e salvataggio continuano: a 140 ore dalle scosse è stato infatti ritrovato vivo un neonato di sette mesi sepolto sotto le macerie e dopo qualche ora sono stati recuperati anche un altro bimbo di pochi anni e una donna di 64.

Il massimo funzionario per le operazioni umanitarie delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, ha ammesso che le Nazioni Unite non sono riuscite a fornire aiuto alle persone nella regione siriana controllata dall’opposizione e ha aggiunto: “Finora abbiamo deluso le persone nel nord-ovest della Siria. Si sentono giustamente abbandonati. Alla ricerca di aiuti internazionali che non sono arrivati. Il mio dovere e il nostro obbligo è correggere questo errore il più velocemente possibile. Questo è il mio obiettivo adesso”, ha detto durante una visita nella zona di confine.

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