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Tragedia nel Mediterraneo, morti nove migranti in acque Sar maltesi

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Nuova tragedia della disperazione nel Mar Mediterraneo. Nove persone, tra cui una bimba, sono morte nel naufragio avvenuto in acque maltesi a una trentina di miglia da Lampedusa dopo che il barchino sul quale viaggiavano si è capovolto, forse a causa delle proibitive condizioni del mare. Uno dei migranti è morto nel centro medico dell’isola, dove era arrivato in condizioni disperate.

Sul barchino viaggiavano 46 migranti, originari di Guinea, Burkina Faso, Mali e Costa d’Avorio. 23 di loro, tra cui 5 donne, sono stati ripescati dalle acque gelide dagli uomini della Guardia costiera. I naufraghi, tutti provati e sotto choc, sono stati condotti a Lampedusa e sbarcati al molo Favarolo. Sei naufraghi restano ancora al Poliambulatorio. Altri 16, man mano che le loro condizioni di salute miglioravano, sono stati condotti all’hotspot di Contrada Imbriacola.

Il sindaco di Lampdeusa, Filippo Mannino, dopo aver appreso la notizia del naufragio dice: “Ancora una tragedia del mare e della disperazione scuote la nostra isola. Altri otto morti, fra cui una bambina, sono stati appena sbarcati. È ormai diventata una conta senza fine”. Nelle parole di Mannino l’amarezza e l’accusa: “Le condizioni del mare sono pessime e i trafficanti continuano a far partire questi poveri disperati su barchini che neanche stanno a galla. È sempre la stessa storia, tanti, tantissimi, pagano per morire in mare”.

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