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Video a luci rosse e revenge porn su canali Telegram con migliaia di iscritti: denunciati gli amministratori

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“La Bibbia 5.0”, “Il Vangelo del Pelo” e “Stupro tua sorella 2.0”: questi i raccapriccianti nomi di tre canali Telegram con migliaia di iscritti, su cui giravano foto offensive, video a luci rosse e immagini denigranti di ogni genere, compreso materiale da revenge porn.

La polizia postale, nel corso dell’operazione, chiamata ‘Drop the Revenge!’, ha chiuso i canali dell’applicazione di chat istantanea tra le più diffuse al mondo e denunciato gli amministratori, tra cui un 29enne bergamasco che è stato anche indagato per aver utilizzato i canali per diffondere immagini intime della ex compagna. Tra le vittime, anche diversi personaggi del mondo dello spettacolo.

Tra i tre denunciati c’è anche un 17enne, che risultava amministratore di uno dei canali. Il minorenne, mettendo in vendita alcune immagini pornografiche, era riuscito a raccogliere 5.000 euro. Un altro denunciato è un 35enne della provincia di Nuoro che è stato colto in flagrante, mentre era online su Telegram dalla sua abitazione, dagli agenti della polizia postale.

La Polizia ricorda alcune semplici regole per non cadere in queste situazioni: “La migliore prevenzione consiste nell’evitare di documentare la propria intimità. L’invio di foto e filmati anche al solo partner rappresenta un anello debole nella ‘catena di custodia’ di tali contenuti ed espone a eventuali ricatti o vendette in caso di un’eventuale interruzione della relazione; qualora si decida di documentare i rapporti intimi, è bene tutelarsi usando dispositivi non connessi alla rete e memorizzando immagini e video su supporti esterni ben custoditi, accessibili tramite password”.

Inoltre, ” è opportuno che la vittima presenti tempestivamente la querela, in quanto i contenuti pubblicati online si diffondono velocemente e, quando si ottengono i provvedimenti dell’autorità giudiziaria, il danno subito dalla vittima è ormai irreparabile”.

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